"Pizzicandu lu mandulinu de lu core" di Don Pippi Leopizzi
Giuseppe Leopizzi (Gallipoli, 1940-2016) dopo i primi studi nei Seminari, vescovile di Gallipoli e regionale di Molfetta, conseguì la Licenza in Teologia presso la Pontificia Facoltà dei Gesuiti a Napoli. Fu ordinato sacerdote a Gallipoli il 12 luglio 1964. Laureatosi in Filosofia presso l'Università degli studi di Lecce nel 1972, è stato docente di Scienze umane e Storia nelle scuole superiori di Gallipoli e provincia e ha pubblicato numerosi saggi.
Ha espletato il suo Ministero sempre a Gallipoli svolgendo incarichi pastorali, sociali e di animatore culturale, soprattutto giovanile, come Cappellano presso la Casa di riposo 'Cappuccini' e l'Istituto delle Suore degli Angeli, come vicario parrocchiale di San Lazzaro e collaboratore nella parrocchia di Sant'Antonio di Padova.
È stato Presidente del Capitolo della Basilica Cattedrale di Sant'Agata. Come poeta ha ottenuto riconoscimenti a livello locale e nazionale. Due le raccolte di poesie in lingua: 'Giochi d'Ombre' Graphosette, 1982 e 'L'altro e la resa', Manni, 2003. Un'ampia raccolta di scritti e discorsi, testimoni del suo impegno teologico e sociale, è stata pubblicata per celebrare i cinquant'anni di sacerdozio con il titolo 'Echi e riverberi della Parola', Retrostampa, 2015.
L’Associazione Culturale Atlantide, neonata associazione aletina, fa suo il motto dantesco “fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza” e si prefigge l’obiettivo di promuovere e sostenere eventi e realtà del territorio volti a una sempre più capillare diffusione della cultura. L’Associazione Atlantide è impegnata sul territorio e ha già all’attivo il convegno “Moro Martire Laico”, la prima edizione della rassegna “Il Caffè Letterario di Atlantide”, “Nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto”, evento a sostegno delle donne, “Ricordando Don Tonino Bello” in ricordo del vescovo buono di Alessano, e “La mafia uccide, il silenzio pure”, evento dedicato a tutte le vittime di mafia con la partecipazione di Giovanni Impastato e le figlie di Renata Fonte.