Presentazione del libro "I deportati salentini leccesi nei lager nazifascisti" di Pati Luceri
Domenica 15 marzo alle ore 17.30 Arci Rubik è onorata di ospitare la presentazione del libro "I Deportati Salentini Leccesi nei lager nazifascisti", importante opera di Ippazio Antonio Luceri, per gli amici Pati Luceri.
Ippazio Antonio Luceri, in questa sua colossale opera di 600 pagine, ha elencato nomi, schede e numeri della sciagura. "Deportati Salentini Leccesi nei lager nazifascisti" restituisce memoria e dignità a questi patrioti, i numeri impressionanti.
E così Ippazio Antonio (Pati per gli amici) elenca un rosario che pare infinito: 7158 nomi, cognomi, schede compilati da Pati.
581 deceduti fra questi 421 in prigionia nei campi di concentramento nazisti, 156 morti nei naufragi delle navi: Petrella, Donizetti, Oria, Sinfra partite dai porti di Rodi, Creta, Cefalonia, Leros, Scarpantos, Coo.
4 vennero fucilati mentre tentavano la fuga, 6 morti al loro ritorno in patria per malattie contratte a causa della detenzione.
Queste ricerche hanno impegnato Pati per lunghi anni, ha spulciato archivi storici, Istituti Storici della Resistenza, Archivi Vaticani ecc. e questo è suo il terzo volume dedicato agli antifascisti, partigiani, combattenti e deportati salentini.
Come si evince dai numeri siamo di fronte ad una vera e propria sciagura, una strage perpetrata con metodo. Gli IMI vennero ignorati per molto tempo, anzi, in molti casi, al loro ritorno in Patria, vennero definiti "imboscati" come dice Luceri nella prefazione, invece, secondo l'autore, erano:
"RESISTENTI, a tutto tondo, pur essendo stati etichettati come "imboscati", per molto tempo, con affermazioni a dir poco umilianti, offensive, ancora una volta disumane, soprattutto quando ci si accorgeva che, per molti ma soprattutto per il potere costituito, il loro sacrificio era stato inutile, come ha ben documentato il Lazzero Ricciotti. Che non avevano collaborato con i nazifascisti ma non avevano nemmeno impugnato un'arma per combatterli e continuo, sempre con il Ricciotti, "I partigiani parlano nelle piazze di combattimenti e di nemici sterminati. Gli scampati, invece, parlano soltanto della fame che li ha sterminati".
Un libro importante per la memoria, dedicato a quanti nel mondo stanno soffrendo la galera, le torture per una società equa. Fra questi Luceri cita nella presentazione : "… i nomi di BIASCO Rocco di Alliste, COSTA Alberto di Alezio, COSTA Umberto di Matino ed ELIA Pantaleo di Vernole. Sono i nomi di quelli che non ce l'hanno fatta, essendo stati scoperti e pertanto fucilati, durante il tentativo d'evasione…"
Ingresso libero