Ritornano le "visite d'artista" a Racale
Ritornano per gli ospiti della Casa per la Vita “Artemide” di Racale le "Visite d'artista". Quattro, per l'esattezza.
E sarà un autunno speciale, come lo è qualsiasi incontro umano in grado di suscitare emozioni positive.
Infatti, “alla terapia farmacologica che è ovviamente necessaria – sostiene il sociologo Walter Spennato, ideatore del progetto e coordinatore della struttura – ci piace affiancare la “terapia emotiva”, fatta di musica, musicisti e cantanti, e soprattutto di dialogo, una terapia dunque senza effetti collaterali”.
La prima “Visita d’artista”, di questo nuovo ciclo di incontri autunnali, si terrà martedì 9 ottobre, alle ore 17: ospiti della struttura residenziale sarà La Manicipàl, ovvero i fratelli Carmine e Isabella Tundo chiamati con le loro bellissime canzoni a regalarci emozioni. Il duo La Municipàl nasce nel 2013. È un progetto di pop d’autore che raccoglie le canzoni più ironiche e romantiche scritte negli anni precedenti da Carmine, con l’obiettivo di affrontare temi quotidiani con leggerezza e spensieratezza. La Municipàl da subito apre i concerti di Subsonica, Niccolò Fabi, Roberto Angelini, Le Luci della Centrale Elettrica. Carmine e Isabella decidono allora di andare controcorrente e di non apparire più, affidando a vari disegnatori e artisti la creazione di avatar, creando una serie di videoclip che suscitano molto interesse negli addetti ai lavori e un interesse sempre crescente tra il pubblico. Nel 2014 Carmine entra nella “Sofia Brunetta Band” come batterista/corista. La band partecipa a vari Festival, aprendo concerti di artisti del calibro di Cat Power, Sud Sound System, ex CSI.
Carmine e Isabella, con il progetto La Municipàl, arrivano in finale al Premio Fred Buscaglione 2016, aggiudicandosi il Premio MEI. Il 27 maggio 2016 esce il loro primo LP “Le nostre Guerre Perdute” e parte il tour che vede La Municipàl impegnata in numerose date e festival, che li porta a condividere il palco con artisti del calibro di Skunk anansie, Daniele Silvestri, I ministri ecc. Nel settembre 2016 si esibiscono su Rai1 nella trasmissione "Il caffè di Rai 1", presentando il singolo "Discografica Milano". Numerosi sono riconoscimenti all'album, che viene inserito in numerose classifiche tra gli album più belli del 2016. Nel febbraio 2017 Il singolo "L'universitaria fuori sede" viene trasmesso in alta rotazione su MTV, rimanendo anche per settimane nella classifica Indie Italia di Spotify dei brani più ascoltati. Nel 2018 La Municipàl, dopo più di 150 date de "Le nostre guerre perdute tour" pubblica l’EP "B SIDE" (Discographia Clandestina): il disco contiene dei brani scritti nel periodo di nascita de La municpàl che sono rimasti fuori dalla tracklist ufficiale de "Le nostre guerre perdute". A maggio suona sul palco del Concertone de Primo Maggio Roma e con il brano Lampadine si aggiudica il premio “1M Next”, contest per artisti emergenti del Concerto del Primo Maggio di Roma, oltre al premio Siae, nuovo Imaie e premio Altoparlante.
I prossimi appuntamenti di “Visite d’artista” sono: il 30 ottobre con il violoncellista Redi Hasa; il 15 novembre col pianista e compositore Marco Rollo; il 7 dicembre chiuderà la rassegna l’incantevole voce di Elisabetta Guido.
Al fine di sensibilizzare e coinvolgere chi intende avvicinarsi alle tematiche dell’inclusione sociale e del disagio mentale è possibile prenotarsi per assistere ad una “Visita d’artista” chiamando in struttura: l’evento è aperto a 10 persone.
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Le “Visite d'artista” sono innanzitutto incontro. Un incontro tra persone fino a quel momento sconosciute. Persone che si raccontano e si ascoltano. E questo scambio è curativo, terapeutico. Sono incontri carichi di emozioni, perché ogni storia raccontata è un pezzo di vita vissuta, un destino non sempre fortunato. Ma a provare forti emozioni non sono solo gli ospiti della struttura, ma anche l'artista che viene a fargli visita. “Tutto ha una doppia direzione quando due vite s’incontrano. Poi gli artisti regalano agli ospiti la loro arte, eseguendo brevi performance, ma che per gli ospiti diventano spettacoli indimenticabili” – sostiene ancora Spennato.
Il progetto “Visite d’artista” s’inserisce nella logica di creare momenti di “contatto” tra due mondi così vicini eppure così lontani: quello “esterno” alla struttura, la società – che non è ancora perfettamente informata sui “disturbi mentali”, ed è quindi vittima di pregiudizi e false credenze – e quello “interno”, la comunità residenziale, una comunità di persone che ha bisogno di fare esperienze sempre nuove, di relazionarsi con gente capace di “toccare” in un modo particolare le corde delle loro emozioni. La musica nasce dalla sensibilità dell’artista e quasi sempre produce emozioni in chi la ascolta, specie quando questa è legata ad alcuni momenti particolari della nostra vita.
Le “Visite d’artista” hanno – spiega ancora Spennato – una duplice valenza: una terapeutica, che s’innesca nello “scambio emotivo” tra l’artista e gli ospiti della struttura; uno scambio tra persone, uno scambio umano e artistico-performativo; in secondo luogo il progetto mira a sensibilizzare l'opinione pubblica, attraverso gli artisti, alle tematiche dell'inclusione sociale e sul disagio mentale.