Santa Lucia, ostensione del Sacro corpo
Dante Alighieri la raffigura in Paradiso come nimica di ciascun crudele. Martire cristiana, nata Siracusa e morta durante le persecuzioni di Diocleziano nel 304 d.C., Lucia è oggi una delle sante più venerate in Italia dato il grande numero di Comuni a lei devoti. Tra questi, uno dei più ferventi, è Erchie (Br), piccolo paese in Puglia, che, tradizione vuole, sia nato intorno alla sorgente presso cui il sacro corpo sostò per qualche tempo, custodito dai monaci basiliani, durante il viaggio verso Costantinopoli, prima di fare definitivo ritorno a Venezia, dove è conservato tutt'ora.
Dopo dieci secoli, da mercoledì 23 aprile a venerdì 2 maggio, il corpo di Santa Lucia torna per la prima volta a Erchie per l'ostensione nel santuario in concomitanza dei tradizionali, e quest'anno eccezionali, festeggiamenti che ricorrono ogni anno il secondo giovedì dopo Pasqua.
Protette in una preziosa teca di cristallo, le sacre spoglie giungeranno mercoledì 23 aprile alle ore 16 direttamente dalla chiesa Santi Geremia e Lucia di Venezia, dove sono stabilmente conservate e mai spostate, salvo l'unica traslazione nel 2004 a Siracusa, città natale della santa.
Le celebrazioni seguiranno fino a venerdì 2 maggio con numerosi eventi religiosi e civili in grado di catalizzare l'attenzione di devoti, ma anche di un cospicuo numero di giovani attratti dalla varietà del cartellone imbastito per la grande occasione.
La pervicacia del sindaco Giuseppe Margheriti e dell'amministrazione ercolana, arricchisce di una nuova straordinaria esperienza la precedente ostensione delle reliquie, in particolare l'omero del braccio destro, giunte nel 2009 (per concessione dell'Arcivescovo di Siracusa e volere della Deputazione della Cappella di Santa Lucia) in occasione del gemellaggio che unì nel culto le città di Erchie e Siracusa. L'esperienza, condivisa da 60 mila turisti pellegrini, e vissuta fortemente dai cittadini, spinse a chiedere al delegato del Patriarca di Venezia, presente all'evento, la traslazione del sacro corpo. A distanza di cinque anni, il vescovo Mons. Vincenzo Pisanello, ha sostenuto la richiesta della sua diocesi e il Patriarca di Venezia ne ha dato concessione per la gioia di migliaia di fedeli.
I dettagli del programma al link goo.gl/kScGT6