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Terzapagina. Riflessi di Salento e Albania nel nuovo album di Admir Shkurtaj

Esce oggi in anteprima digitale "Feksìn", ultimo disco in piano solo del musicista di Tirana. Il disco è anticipato dal videoclip Aria te lu trainu per la regia di Gianni de Blasi, girato nel borgo fantasma di Magorano in Alessano

Esce oggi, in anteprima digitale (mentre il disco fisico uscirà il 30 aprile) “Feksìn”, nuovo album in piano solo di Admir Shkurtaj. Il disco è anticipato dal video clip Aria te lu trainu per la regia di Gianni de Blasi, girato presso la BioMasseria Santa Lucia, nel borgo fantasma di Magorano in Alessano.

Dopo il seminale Mesimér (AnimaMundi Musica, 2012), con cui ha esordito al piano solo, Admir Shkurtaj (già fisarmonicista dei Ghetonìa) torna ad affrontare la musica di tradizione per il secondo atto di questo intrigante percorso. E se il primo era concentrato sulla musica popolare del Salento, comunità che l'ha accolto e adottato, in Feksìn emerge anche la musica della sua prima terra, quella al di là del canale d'Otranto.

Feksìn è il riflesso del sole che si specchia all'alba nei vetri delle case salentine e colpisce lo sguardo dei pastori albanesi sulle loro montagne. Un segno tangibile della vicinanza tra due mondi apparentemente così lontani. Un'eco di una meta molto agognata negli anni Novanta dai nostri vicini di mare. E l'incontro è l'idea focale di AnimaMundi, che ha voluto ideare e produrre interamente anche questo album, convinta che il lavoro creativo di Shkurtaj possa aprire vie del tutto nuove e prolifiche.

In Feksìn – prodotto da AnimaMundi Musica con il sostegno di Puglia Sounds – infatti, scorrono arie molto famose del Salento e alcune provenienti dall'Albania, nelle quali si chiarisce l'approccio contemporaneo del pianista alle melodie tradizionali, a cui applica ora una sequenza dodecafonica nei bassi (Stornelli), ora ritmi metrici additivi con cellule movibili (Quannu camiti tie) o elementi musicali tratti da non strumenti (come il palloncino in Aremu, o gli oggetti sonori con cui prepara il piano in Valle nga Shqiperia e mesme e Quannu te llai la facce).

Nato nel 1969 a Tirana, Shkurtaj ha seguito un percorso di studi prima classico, poi contemporaneo in Fisarmonica, Composizione e Musica Elettronica, cominciato al liceo artistico musicale della sua città natale e terminato a Lecce. Dove è arrivato nel 1991 e dove ha incontrato anche il jazz e la musica salentina, di cui è diventato raffinato interprete assieme ai Ghetonìa, ensemble tra i più importanti e originali di cui fa parte dal 1999 come fisarmonicista. È stato inoltre fulcro di molte esperienze di un certo successo che hanno portato nel Salento la musica balcanica, come Opa Cupa, gli stessi Ghetonìa e i suoi Talea.

Il suo pensiero artistico, svincolato dalla melodia e concentrato sul concetto di “gesto”, si concretizza nell'improvvisazione estemporanea Krahë e in Plurigestual, Admir Shkurtaj, piano - BN-2entrambe caratterizzate dall'uso “totale” del piano (suonato, percosso, usato come cassa di risonanza per il canto, con le corde sfregate), dall'assenza di tonalità e dal carattere informale.

“Una piccola motovedetta affiancò la grande nave Panama – afferma - per alleggerire il carico. Troppo il peso da cui sfuggire. Verso una nuova emotività per scappare ma senza farcela. Ecco il ritorno; all'alba il riflesso dei vetri del Salento sulle nostre montagne. Questo è Fersìn”.

Nelle note di copertina, Marco Leopizzi scrive: «Nei giorni di tramontana, dal Salento adriatico si scorgono le montagne d'Albania. Una permanente sensazione di confine che alimenta il pensiero errante di questa terra. Capovolgendo la vista, da quelle montagne i pastori albanesi scrutano il riflesso (feksìn) dei vetri delle case costiere pugliesi, dove il sole si affaccia. Dopo il clamore di Mesimér (AM, 2012), il musicista di Tirana adottato dal Salento (già fisarmonicista dei Ghetonìa) rincontra la tradizione, questa volta tornando a guardare dall'altra parte del mare. Le arie popolari si rivelano straniate, un feksìn  di luce tra avant jazz, piano preparato ed echi tradizionali».

L’album è stato registrato l'11 e il 12 aprile 2013 presso la BioMasseria Santa Lucia. Per festeggiare questa uscita, infine, AnimaMundi offre una promozione in digitale: dal 13 aprile al 31 giugno è possibile scaricare un doppio album digitale che contiene Mesimér (precedente album in piano solo di Shkurtaj) e Feksìn al prezzo speciale di 11,98 euro invece di 16,98 euro.

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