rotate-mobile
Cultura

Terzapagina. “Let your voice dance”: Elisabetta Guido presenta il nuovo album

La cantante pugliese presenta il videoclip di Moonlight Party e alcuni brani tratti dal suo ultimo progetto discografico, prodotto da Dodicilune e distribuito da Ird. Nella serata sarà accompagnata al pianoforte da Danilo Tarso

LECCE – Un nuovo progetto discografico: stasera, alle 19, (ingresso libero) al V-Ita di Lecce la cantante Elisabetta Guido, accompagnata dal pianista Danilo Tarso, presenterà alcuni brani del suo ultimo lavoro, “Let your voice dance”, prodotto da Koinè - Dodicilune e distribuito da Ird.

Artista poliedrica che spazia dal jazz, al soul, dal gospel al repertorio lirico, docente e pianista, cantante e direttrice di coro, autrice di musiche e testi e arrangiatrice propone un disco che “da un intento eminentemente egoistico, quello di esser parte di una dream band con alcuni dei miei musicisti preferiti e con un progetto che potrei definire "corale", in cui cioè la voce non fosse in evidenza, come solitamente avviene, ma avesse una sonorità tale da mescolarsi ed amalgamarsi con gli strumenti”, sottolinea Elisabetta Guido.

La serata sarà l'occasione per presentare il video del brano "Moonlight Party" e ascoltare alcuni testi presenti nel disco recitati da Maurizio D'Anna che firma anche la regia del video nel quale i protagonisti del progetto sono ritratti nel backstage della registrazione del cd e durante alcuni "live". Nel cd la cantante è affiancata, infatti, da Mauro Campobasso (che cura gli arrangiamenti, la direzione musicale e suona le chitarre) e da numerosi musicisti che si alternano negli undici brani: Marco Tamburini (tromba), Javier Girotto (sax soprano e baritono), Roberto Ottaviano (sax soprano e tenore), Raffaele Casarano (sax alto e soprano e live electronics), Barbara Errico (voce), Paolo di Sabatino (piano), Mirko Signorile (piano e fender Rhodes), Marco Bardoscia (basso acustico ed elettrico), Luca Bulgarelli (bass synth), Alessandro Monteduro (percussioni), Marcello Nisi (batteria), Erica Scherl (violino), Carla Petrachi e Anita Tarantino (cori).

I brani inediti sono tutti nati originariamente per strumento. Solo in un secondo momento sono stati aggiunti i testi realizzati dalla stessa Guido (che firma anche la musica di un brano), da Marta Raviglia o Maurizio D’Anna, senza modificare minimamente i temi melodici scritti da Mauro Campobasso, Paolo di Sabatino, Mauro Manzoni e dalla cantante. Gli arrangiamenti e la direzione musicale è affidata, come detto, a Mauro Campobasso: “Parlare con lui del suo concetto molto moderno di jazz, ascoltare i suoi ultimi lavori, sapere della sua decennale esperienza di accompagnamento di cantanti – spiega - mi hanno pian piano sempre più convinto a coinvolgerlo nella realizzazione di un mio nuovo cd, cosa a cui pensavo da tempo. La sua fantasia, la sua capacità di osare al di là dei classici schemi del jazz, la sua apertura verso la contaminazione sono stati fondamentali per decidere di affidargli gli arrangiamenti. Peraltro per la maggior parte si tratta di sue composizioni”.

“La direzione musicale di Mauro ha permesso peraltro una grande libertà da parte di tutti i musicisti di esprimersi, anche proponendo modifiche estemporanee che permettevano loro di migliorare la loro performance o la riuscita generale dei brani”.

Le due cover “Tango” di Ryuichi  Sakamoto e “Fronteras” di Roberto Darwin sono state scelte dalla Guido, da sempre affascinata dal canto in lingua spagnola. “Equilibrista” è, invece, un brano di Alfredo Impullitti (con l’aggiunta di un testo della Guido), pianista e compositore scomparso nel 2002 che, nonostante la giovane età, ha lasciato una traccia indelebile nel jazz italiano.

“Elisabetta è persona dolce e attenta” scrive nelle note di copertina Roberto Ottaviano. “Lavorare con lei è stato come ritrovare un ambiente familiare in cui ho potuto tirar fuori senza difficoltà alcuni elementi del mio carattere musicale senza costrizioni, senza vincoli, stabilendo un’immediata intesa con il colore della sua vocalità. Questo è ciò che ci si aspetta quando si deve entrare in sintonia con un cantante, ed Elisabetta ci ha messo tutti a nostro agio, raccogliendo ogni nostra esigenza e facendo in modo di armonizzarla con la sua personalità. Ed ecco che mentre ognuno di noi sperimentava il modo di offrire il migliore contributo al suo lavoro, lei ci danzava intorno con la voce”. Il disco è in anteprima su IJM

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terzapagina. “Let your voice dance”: Elisabetta Guido presenta il nuovo album

LeccePrima è in caricamento