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Il Cirque du Soleil vola sul mare di piazza Sant'Oronzo

Impressionante partecipazione di pubblico alla Notte bianca pugliese. La piazza di Lecce gremita all'inverosimile per assistere allo spettacolo del Cirque du Soleil ispirato al grande volo di Leonardo

Un mare di pubblico mai visto. Migliaia di persone accorse in piazza Sant'Oronzo per seguire naso all'insù le acrobazie oniriche degli artisti del Cirque du Soleil. Che dalle 21 di ieri sera e per oltre un'ora volano sul cielo di Lecce per il preludio alla Notte bianca, manifestazione voluta dalla Regione Puglia in contemporanea con le città di Bari, Brindisi, Foggia, Taranto, Barletta, Andria e i due siti Unesco di Alberobello e Castel del Monte. Ovvero, "Puglia Night Parade", che mette in scena più di 80 spettacoli, il meglio degli artisti di strada, danza, teatro, musica e concerti, in un sapiente mix fra turismo, cultura e intrattenimento.

E Lecce risponde all'arte e alle numerose perfomance di qualità con un'affluenza di pubblico sopra ogni previsione. Impossibile quantificare il numero di persone giunte in piazza Sant'Oronzo per assistere allo spettacolo messo in scena da una delle compagnie più prestigiose e famose del mondo. Poi, tutti si riverseranno per le vie del centro storico, nei teatri, nelle gallerie nei pub per godersi fino all'alba un concentrato di spettacoli di alta qualità che forse Lecce non ha mai visto tutti insieme.

Il colpo d'occhio dal tetto del palazzo che si affaccia sulla piazza è impressionate. E le vertigini arrivano non tanto per essere lì a ridosso del cornicione, con la statua del santo patrono che ti viene di darle del tu e il Sedile che potresti anche saltarci su, ma per le proporzioni che la regia del "Circo" ha saputo armonizzare con la piazza. Lo aveva detto la regista canadese Nancy Rozon che passeggiare a Lecce è come leggere un poema, tanto da mettere in scena il volo di Leonardo da Vinci, riportando il cuore della città vecchia a ridosso di un confine senza tempo, varcato il quale il sogno si mischia con la realtà. E allora tutti zitti, a guardare ingenui le lingue di fuoco fuoriuscire dalle antiche pietre romane, le immagini psichedeliche scagliarsi sulle facciate dei palazzi, acrobati compiere voli pindarici, sfidare la gravità dentro una luce mai invadente, come se l'elettricità dovesse essere ancora inventata. Siamo tutti lì, ce ne accorgiamo quando lo stupore si lasca andare ad un "oh", tra le migliaia di luci fioche dei display dei telefoni trasformati in "cattura immagini" da conservare. Siamo tutti bimbi stasera. Grandi e piccini.

E poi lo sapevamo che l'arte avrebbe spazzato via le polemiche che hanno accompagnato fino a qualche ora fa la Notte bianca. Forse, per la prima volta, a Lecce, in Puglia, abbiamo assaporato cosa vuol dire volare oltre i confini delle nostre città grazie alla potenza che l'arte, in tutte le sue forme, sa sprigionare.

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