"I cuochi tv sono puttane", Adelmo Monachese a Lecce
Domenica 14 febbraio (alle ore 21.30, ingresso libero) alle officine culturali Ergot di Lecce, lo scrittore foggiano Adelmo Monachese, tra gli autori del sito Lercio.it, presenterà il suo monologo tratto dal libro "I cuochi tv sono puttane" (Rogas). Una raccolta di articoli, racconti, monologhi satirici e top ten, in omaggio al Late show with David Letterman. Garbata e mai volgare, la misurata comicità di Adelmo Monachese è un felice esempio di sano umorismo.
Da questo libro verrà tratta una fiction Rai sulla famiglia tradizionale dal titolo "Il burbero signor Camilli e la sua tradizionale famiglia alle prese con la modernità". Ecco il trailer: "Tesoro, oggi avremo ospite a pranzo la compagna di nostra figlia" "Ditalini allora!" "Papà, perché non accetti la cosa come hai fatto con Gianni quando ti ha detto di essere gay?" "Perché lui almeno ha avuto la bravura di trasformare la sua passione in un vero lavoro, e ti ho detto mille volte di chiamarlo Monsignor Giovanni Camilli!".
"Le cene con i parenti. Riunioni coatte di persone che, per la maggior parte, non vedi da un anno, ognuna con personalità e idee talmente differenti da far sembrare che ve li abbiano messi in casa gli autori del Grande Fratello, o i coordinatori del Pd. Ecco una mini guida ragionata per sopravvivere ai temi da tavola più esplosivi dei nostri tempi. Primo tra tutti: la crisi, chi la soffre veramente non ci vuol pensare durante le feste, a introdurre questo argomento sono gli zii ricchi. Ignorateli, vogliono fare il bis dei paccheri che nonostante tutti i soldi che hanno non riescono a mangiare a casa loro. I Marò tendono a dividere molto. Urge un intervento deciso per rimettere in sintonia chi sta dalla parte dei due accusati di omicidio e i difensori dei pescatori uccisi.
Dovete rischiare: “Il vero delitto sarebbe non onorare la memoria dei pescatori morti ignorando questa frittura di pesce che aspetta solo voi!”. Dal 2004 tocca dire due parole pure sullo Tsunami, una disgrazia totale, non per le 230mila vittime, ma perché è capitato proprio il 26 Dicembre, in pieno clima festivo. Commemorarlo rischia di far piombare tutti a una profondità d’animo inappropriata alla maratona alimentare. Una semplice considerazione convoglierà l’attenzione su un punto comune: “Meno male che nel Sud Est Asiatico non c’erano aziende italiane a dividersi gli appalti altrimenti chissà!” e darete il via a tutta una serie di considerazioni dalla sicura approvazione, che anzi favoriranno anche l’apertura delle bocche al fine di introdurvi derrate di cibo. E’ arrivata l’ultima rata della tassa della spazzatura più conguaglio? Se un minimo di buon senso vi è rimasto tra i denti al posto del prezzemolo non dovreste lamentarvi, almeno non durante i cenoni che si concludono coi padroni di casa che salutano sulla porta e donano due sacchi di rifiuti a ognuno dei parenti in fila come Re Magi metropolitani che anziché oro, incenso e mirra portano umido, carta e vetro. E le stagnole per i cani, naturalmente".