San Massimiliano Kolbe, mostra fotografica per ricordarlo
Si intitola “Solo l’amore crea, l’odio distrugge” la mostra documentaria su San Massimiliano Maria Kolbe che la milizia dell’Immacolata allestirà a partire da mercoledi 27 gennaio nella parrocchia San Massimiliano Kolbe, nel quartiere stadio di Lecce.
Il 2016 sarà peraltro “Anno Kolbiano”, nel 75° anniversario del martirio ad Auschwitz (avvenuto il 14 luglio del 1941), mentre l’anno successivo, precisamente in ottobre, ricorrerà il 100° anniversario di nascita della milizia, associazione pubblica di fedeli da lui fondata assieme ad altri confratelli, proprio mentre l’Europa era sconvolta dalla prima guerra mondiale.
Chi è padre Kolbe? Raimondo Kolbe nasce l’8 gennaio 1894 a Zdunska Woia (Polonia). Vivace e intelligente, fin da bambino si sente attratto ad amare l’Immacolata, che in modo prodigioso gli aveva presentato due corone, una bianca – simbolo della purezza – ed una rossa – simbolo del martirio. Entra nell’ordine dei frati minori conventuali giovanissimo, a Leopoll, prendendo il nome di Massimiliano e, dopo i primi studi si trasferisce a Roma per completare quelli filosofici e teologici. Il 16 ottobre 1917, insieme ad altri sei confratelli e con il permesso dei superiori, fonda a Roma la milizia dell’Immacolata, oggi associazione pubblica internazionale di fedeli, la cui spiritualità consiste nel vivere la totale consacrazione all’Immacolata, per raggiungere una perfetta unione con Cristo e collaborare con lei all’estensione del Regno di Dio nel mondo.
Ordinato sacerdote nel 1918, celebra la sua prima messa nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte a Roma, nella cappella dove è avvenuta la conversione dell’ebreo Ratlsbonne per l’apparizione della Madonna della Medaglia miracolosa.
La mostra narra, in ognuno dei 18 pannelli che la compongono, un pezzo di vita di questo francescano, la cui eredità spirituale ed apostolica si diffonde in tutto il mondo da oltre settant’anni. «Una vera e propria carta d’identità documentata per far conoscere i 47 anni di vita di un uomo, dono straordinario che Dio ha fatto ai nostri tempi, di cui il mondo sa solo gli ultimi 100 giorni , la figura di San Massimiliano Kolbe, un uomo attratto continuamente da nuovi orizzonti il cui ricordo non poteva restare relegato in un bunker della morte».