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Miami Orchestra, 31 autori per una chiusura in stile

L'ultima del Festival, presso i teatini, si preannuncia particolarmente avvincente: sedici pianoforti raccolti intorno all'enfant prodige Conrad Tao, per una scenografia unica

Impressionante il numero di pianoforti e di autori riuniti tutti insieme. Domani sera, alle 21,30, sotto le arcate del Chiostro dei Teatini, il Miami International Piano Festival saluterà il pubblico che l'ha seguito fino ad oggi con un evento in grande stile, che si aprirà con "Il Lago dei Cigni" di Ciaikovsky (arrangiamento di Calligaris) per tre pianoforti e si concluderà con sedici pianoforti, disposti tutti intorno al pubblico, suonati a quattro mani da trentuno pianisti (perché l'enfant prodige Conrad Tao, al pianoforte numero 1, sarà da solo alla tastiera). Verrà eseguita la "Marcia dei Pellegrini", l'ouverture del Tannhäuser di Richard Wagner nella storica trascrizione di Louis Moreau Gottschalk.

"Un'impresa che è stata resa possibile grazie alla disponibilità da parte di un numero davvero impressionante di pianisti amici, di colleghi che hanno accettato con entusiasmo il mio invito", ha spiegato il direttore artistico Francesco Libetta. Fra questi, Riccardo Risaliti, Roberto Prosseda e Stefano Fiuzzi. D'altra parte, l'esecuzione di un pezzo che è entrato nella leggenda del concertismo internazionale. "Gottschalk - ha continuato Libetta - fu il primo grande pianista e compositore americano. Nel giorno della loro festa dell'indipendenza, facciamo questo omaggio ai nostri partner di Miami eseguendo un pezzo scritto per le esibizioni di Gottschalk nel Far West, di cui tutti i pianisti hanno sentito parlare ma che nessuno ha mai ascoltato. Siamo riusciti, grazie alla collaborazione di alcuni collezionisti, a recuperare le parti e ora lo proponiamo al pubblico".

Dopo Ciaikovsky e prima di Wagner, il programma prevede Monochord, dalla suite "Zeitgeist" di Crumb, Invitation à la Valse - Contrapuntal Paraphrase di Weber-Godowsky, Siamo sicuri? di Lucio Garau (che sarà fra i trentuno pianisti del Tannhäuser), Bolero di Ravel (arrangiamento di Cafaro) per sei pianoforti, gli Inni di Dallapiccola per tre pianoforti e lo Studio op. 10 n. 3 di Chopin/Godowsky (nell'inarrivabile esecuzione di Libetta).

Questi i nomi di tutti i pianisti che parteciperanno al gran finale del Festival di Miami in Lecce, in ordine rigorosamente alfabetico: Angelo Arciglione Vanessa Benelli Mosell, Eliseo Castrignanò, Matteo Cisternino, Alessandro Comellato, Roberto Corlianò, Misha Dacic, Valerio De Giorgi, Stefano Fiuzzi, Lucio Garau, Stefano Greco, Alexandre Hintchev, Ilya Itin, Francesco Libetta, Jin Ju, Geoffrey Loff, Vincenzo Maltempo, Olef Marshev, Ratimir Martinovic, Luigi Nicolardi, Gülsin Onay, Antonello Palazzolo, Carlo Palese, Valentina Parentera, Jorge Luis Prats, Roberto Prosseda, Andrea Rebaudengo, Riccardo Risaliti, Tony Scholl, Chris Smith, Vanessa Sotgiu, Conrad Tao, Valeria Vetruccio.

"Lecce è l'unica città europea - ha concluso Libetta - che ospita ogni due anni la trasferta oltreoceano del Miami International Piano Festival, ideato e diretto dalla vulcanica signora Giselle Brodsky, che, nel 2003, ha dato fiducia a me e alla Nireo accettando la proposta di portarlo nel capoluogo salentino. Questa terza edizione ci ha dato grandi soddisfazioni andando oltre ogni nostra più rosea previsione. I concerti hanno riscosso un buon successo di pubblico, le masterclass sono state affollatissime di studenti e per il concerto di domani sera si prevede il tutto esaurito".

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