La valigia dell'emigrante
Domenica 2 Luglio 2017 (h. 20:00), il Salento Bike Cafè (San Nicola – Le) ospita un’iniziativa proposta dalle ass. Zig e U.P.E. Matino con l’inaugurazione della mostra denominata “Valigia dell’emigrante” dell’artista Franco Gelli pubblicata nel 1976 dalla storica coop. Punto Zero di Taranto. Le migrazioni, il paesaggio, le potenzialità dell’essere umano nelle tavole originali dell’artista nato a Parabita saranno esposte al Salento Bike Cafè fino al 30 Luglio. Nella stessa serata l’eclettico musicista e cooperante Alberto Piccinni presenterà “Weather and late” una folk song ironica e scanzonata dedicata al territorio, all’emigrazione, alla logica distorta dell’assistenzialismo e della corsa al progetto con un video denso di paesaggi, biciclette e voglia d’evasione.
Intervengono: Francesco Aprile (critico d’arte), Antonio Ciniero (docente Sociologia delle migrazioni - Unisalento), Livio Romano (scrittore), Luca Coclite (artista visivo), Sonja Kieser (etnomusicologa - Università di Vienna) e seguirà una selezione musicale.
Contatti : Ass. Zig_listern to diversity: 3287421988, Salento Bike Cafè (Giulia Tenuzzo): 392 11 44 073 - Facebook evento
LA POESIA VISIVA DI FRANCO GELLI AL SALENTO BIKE CAFE’ (2 -30 LUGLIO 2017)
Al Salento Bike Cafè l’eccezionale mostra di serigrafie autografe “La Valigia dell’emigrante” dell’artista Franco Gelli nato a Parabita nel 1930 e che ha rappresentato uno dei nomi più importanti della poesia visiva pugliese. Il fenomeno migratorio analizzato nella sua complessità e nelle sue contraddizioni in 20 tavole pubblicate dalla storica Coop. Punto Zero dagli anni 70 fino agli anni 90 con lo sbarco della Vlora. La mostra è stata ritrovata e ripristinata grazie alle associazioni Zig e U.P.E. Matino al fine riconoscere il valore contemporaneo del messaggio dell’artista utile a comprendere le grandi sfide dell’uomo sulla terra (ambiente e accesso alle risorse, migrazioni e istruzione, territorio e cultura). Un viaggio nell’immaginario migrante del sud Italia, tra le emozioni e le lacerazioni dei viaggi e dei distacchi, le difficoltà nell’integrazione, nella scuola e nell’educazione dei figli. Lo sguardo di Gelli riesce a coniugare il passato e il futuro delle migrazioni come fenomeno fisiologico dell’evoluzione e come opportunità di rigenerazione dell’uomo e delle sue potenzialità.
“WEATHER AND LATE” - VIDEOCLIP
“maybe because the weather, maybe because you know my mafia, something wrong is turning in my mind , I’m late another time”
Potrà mai il Sud dell’Europa liberarsi della sua reputazione, uscire dalla morsa del pregiudizio esotico che lo costringe a una bellezza inesorabilmente disorganizzata, corrotta e ritardataria? Pensare ai limiti dell’edulcorazione turistica del territorio e della corsa al finanziamento, fa emergere il background professionale dell’artista impegnato da anni in progetti di cooperazione in Italia e all’estero ponendo in chiave ironica e spensierata interrogativi di natura filosofica, economica e sociale. Una musica che intreccia lingue, field recordings, percussioni, cornamuse, violini e altri “strafizzi” in plastica e latta realizzati dall’artista con la sua attitudine estemporanea e dadaista. Un video denso di paesaggi, biciclette e voglia d’evasione.
“Lo que tienes não è lo que haces, lo que dices não sempre è verdade, lo que pare não è lo que ede, vale vale ma me sa ca no ‘mbale”
WEATHER AND LATE 2017 - Alberto Piccinni: guitars, voice, bass, can drum, can violin, ballon flutes, Riccardo Laganà: plastic frame drum, Antonio Sampere: mixing, Farro Nando: mastering, Luca Coclite: Video