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La pittura di Roberto Russo ad Alessano

Dal 6 al 20 dicembre 2015, nelle sale di Palazzo Legari, una significativa selezione della vasta produzione pittorica dell'artista di Montesardo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccePrima

Dopo il successo dell’esposizione leccese con la mostra “Sud a capo”. Roberto Russo approda con la sua personale di pittura nelle sale di Palazzo Legari ad Alessano presentando gli esiti di una ricerca estetica che vuole essere messaggio di armonia, bellezza, amore per la vita che è sempre meravigliosa. 

Al vernissage, fissato per il domenica 6 dicembre ore 18:30 interverranno Osvaldo Stendardo sindaco di Alessano, Antonio Ippazio Piscopello responsabile Biblioteca Comunale.

Presentano l’artista la giornalista Antonietta Fulvio direttore responsabile della rivista “Arte e Luoghi” e il giornalista Francesco Greco giornalista del “Giornale di Puglia”.


Roberto Russo ama sperimentare nuove forme artistiche elaborando un linguaggio che si muove dal figurativo all’astrazione. “Segni, come calligrafie dell’anima, per guardare ad esempio, oltre le nuvole che, perdendo la propria consistenza, diventano reticoli grafici dalle infinite variazioni di colore, metafora di un continuo viaggio oltre il visibile e dentro se stessi. Questi grafismi ora diventano moduli talvolta ingabbiati in schemi, rigorosamente geometrici, ora sembrano pixel che, fondendosi e scomponendosi, sul supporto pittorico creano immagini per catturare frazioni di tempo. Attimi come il dinamismo di una danza, di una partita di pallone, del violinista che dialoga con il proprio strumento. O il chiacchiericcio inutile di certi cialtroni. Che siano composizioni seriali - che rimandano ad un concetto di pura grafica - o siano figure che evocano danze, giochi e personaggi della quotidianità con i suoi lavori Roberto Russo tenta - come lui stesso spiega - un’operazione di congiuntura tra reale e irreale, spinto dal desiderio di comunicare”. Dal 1988 è responsabile di un laboratorio d'arte in un Istituto per diversamente abili. Una continua esperienza creativa nel segno dell’umanità, della condivisione e della libertà che, giorno dopo giorno, arricchisce il suo percorso di ricerca ultra trentennale. “Sulla scia di questi 'maestri' - racconta - ho ripreso con più convinzione ad esprimermi con i miei segni, sforzandomi di armonizzarli e di renderli pittoricamente godibili nell'intento di penetrare chi vuole fruirli col messaggio di una comunicazione istintiva e pura che indica isole felici in un mondo ormai quasi senza valori. Spesso una di queste isole la intravedo sorridendo con un pennello in mano, nel laboratorio dove io e dieci ragazzi diversamente abili scarabocchiamo i nostri messaggi”.

Originario di Montesardo, frazione di Alessano tra i paesi del Sud Salento, dopo aver conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Lecce ha iniziato dal 1979 la sua carriera artistica allestendo numerose mostre personali e partecipando a collettive in Italia e all’estero riscuotendo consensi di pubblico e di critica. All'attività pittorica alterna quella di poeta e scrittore. Dal 1988 lavora nell’Istituto dei Padri Trinitari di Gagliano del Capo come responsabile di un laboratorio d'arte per diversamente abili.

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