Inaugurazione mostra “Il Barone di Münchhausen”
Un eroe del nostro tempo. Bugiardo, fanfarone, contafrottole, marionetta, le cui avventure, iperboliche e senza regole accadono in un mondo in cui non valgono limiti spaziali e temporali, neanche quelli della Storia, e in cui tutto è a portata di mano. Ecco «Il Barone di Münchhausen», il personaggio cui si ispirò Rudol Erich Raspe per il suo romanzo e che dal 25 marzo al 30 aprile sarà il protagonista dell'omonima mostra che vedrà esposte le illustrazioni di Giancarlo Montelli.
La mostra è allestita nella Galleria del palazzo ducale dei Castromediano a Cavallino insieme con le sculture in argilla dello stesso autore. Vernissage sabato 25 marzo alle ore 17.30 nella Sala consiliare “Mario Gorgoni”, con i saluti del Sindaco di Cavallino Avv. Bruno Ciccarese Gorgoni. Dialogheranno con l'autore Toti Carpentieri, Alessandro Laporta e Caterina Marenaci.
Quaranta le tavole in mostra, di grandi dimensioni realizzate per la prima volta completamente al computer da Montelli, art director e illustratore, che ha sempre lavorato usando tecniche tradizionali (penne, aquarelli, oli, ecc.). Le tavole mostrano episodi delle avventure del Barone di Münchhausen tratte dal libro di Rudolph Erich Raspe pubblicato anonimo in Inghilterra nel 1781. L’intenzione dell’autore, che ha accompagnato le immagini con brevi testi, è quella di restituire al personaggio, spesso presentato come avventuriero romantico (vedi il film di Terry Gilliam) la sua vera natura di grandissimo bugiardo, crudele con gli animali, dotato di un’illimitata autostima che lo porta a usare uomini, animali e cose esclusivamente per il proprio tornaconto e divertimento. Accompagnano la mostra una serie di 22 sculture in argilla di piccole dimensioni rappresentanti personaggi della letteratura e della mitologia, traduzione tridimensionale di altrettante illustrazioni su carta realizzate dall’autore. Da qui il titolo di «Illustrazioni d’argilla». Anche la colorazione è inusuale. Dopo la cottura (il biscotto) i colori sono stati dati con le tecniche della pittura (oli, acrilici, pastelli a cera e altri) come se l’argilla cotta fosse una tela o una carta da acquarello. Per questo l’aspetto non è quello lucido della ceramica ma quello più caldo e matt del disegno dipinto.
Alla mostra è abbinata la stampa di un catalogo formato 21x27 cm, copertina con bandelle, di circa 50 pagine, appartenente alla collana Segni e parole, realizzato con la stessa veste grafica di Donne oltre i confini per la mostra del 21 gennaio 2014 presso la Biblioteca Comunale di Cavallino.
Dello stesso Montelli è possibile visitare anche la mostra “Donne oltre i confini”, allestita in maniera permanente del 2014 presso la Biblioteca Comunale “Gino Rizzo” (Via Amendola) a Cavallino.