Exhibition tour 2016: mostra fotografica a Sogliano Cavour
65 foto, 26 Paesi coinvolti e 63 fotografi di differenti nazionalità. Con queste credenziali si presenta ai nastri di partenza l' Exhibition Tour 2016 , la prima mostra itinerante organizzata e allestita dall'Associazione Culturale Street Level Photography. Una rassegna che per un intero anno viaggerà in numerose città pugliesi dando la possibilità ad un ampio pubblico di conoscere l'essenza della fotografia di strada, un genere che ha come protagonisti soggetti immortalati in situazioni spontanee di vita quotidiana e in luoghi pubblici, al fine di mostrare aspetti della società attraverso una lettura artistica.
La prima tappa del tour si svolgerà il
9 e 10 agosto a Sogliano Cavour
in provincia di Lecce, città sede dell'Associazione culturale che promuove la rassegna itinerante. Organizzata con il patrocinio del Comune di Sogliano Cavour, la mostra sarà allestita nel chiostro del Palazzo Comunale e avrà ingresso gratuito.
Un viaggio emozionante ed unico tra le strade di città di tutto il mondo, viste con gli occhi di straordinari street photographers.
Dall'Italia ai principali Paesi europei come Francia, Spagna, Inghilterra e Portogallo, passando per l'India fino ad arrivare in Russia, attraversando paesi come Iraq, Qatar, Azerbaijan e Pakistan, la lontana Indonesia, il sud e nord America. Gli scatti selezionati offriranno al pubblico un differente punto di osservazione della società moderna, filtrato attraverso l'occhio attento dell'autore. L'esposizione intende accendere un faro su culture differenti e popoli lontani, provando ad avvicinare mondi geograficamente distanti.
Le foto in esposizione non sono studiate a tavolino, bensì i soggetti sono colti nella loro spontaneità, in momenti di vita quotidiana come richiede la street photography. Sorrisi, partenze, lavoro, solitudine, amore e altre situazioni, catturati in uno scatto nella loro naturalezza e immediatezza per dimostrare che la quotidianità e le emozioni sono le stesse in tutto il mondo, nei Paesi orientali come in quelli occidentali. E che quindi, alla fine, siamo un'unica grande famiglia.
La mostra dunque, non è solo un reportage di luoghi e persone differenti, ma è soprattutto una dichiarazione d'amore all'arte e alla voglia di unione e condivisione dei popoli di tutto il mondo, in un'epoca in cui le divisioni di razza e religione innescano una vera e propria guerra tra popoli.