Icone, mostra di Mario Pellegrino
Eccessi cromatici che, a confronto, lasciano percepire all'osservatore un senso di tenerezza: madri, zie, cugine che paragonano se stesse al mondo circostante, emulandone la bellezza irraggiungibile della natura, di altre donne, di idee, ideali e ambizioni.
"Ciò che colpisce nel lavoro di Pellegrino è la concezione della superficie dell'opera, che diventa schermo della storia e pagina su cui scrivere un racconto; una narrazione che, il critico Toti Carpentieririferisce, si manifesta nel permanere di un particolare interesse nei confronti della molteplicità della materia, spesso insistita e ricorrente. Dapprima tra tessuti, fibre, sete, corde, cuciture, intrecci e nodi, e quindi nella ri-scoperta della terra e di quella sua particolare ed amorfa fisicità cretosa, in un crocevia di percorsi reali ed immaginari che mettono insieme antichi testi, riferimenti storici, sollecitazioni letterarie e inequivocabili contemporanei. Percorsi lineari di pieni e vuoti, che si manifestano nella costruzione di scene e racconti che evocano figure, personaggi, oggetti ed eventi".
"Un talento tanto eclettico, da riuscire, nei suoi lavori e con il suo linguaggio artistico, a trasfigurare la storia e rileggerla in chiave mitica. Questo tratto distintivo del suo raccontare si esprime attraverso opere materiche e intense" dichiarò il Presidente VESTAS Hotels & Resorts Andrea Montinari in occasione della personale del Maestro al Risorgimento Resort nel 2011. "Ancora una volta Vestas H&R sostiene e promuove l'arte e l'eccellenza creativa, poiché siamo persuasi che per fare cultura d'impresa turistica di qualità sia necessario un confronto stimolante e dialettico con il territorio e i suoi attori."