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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Natale con l’autore. A Copertino, la presentazione del libro di Antonio Errico

Sabato 29 dicembre, a partire dalle 18, dell’iniziativa che ospita l’ultimo romanzo dello scrittore salentino “L’esiliato dei pazzi” edito da Manni. Un romanzo di ambientazione storica, ricca di emozioni, stupore e passione

COPERTINO - Chi lo dice che la letteratura non fa spettacolo ed è destinata al confino nelle scuole e nelle facoltà umanistiche? Chi lo dice che la poesia non ha charme e, in un mondo in crisi, non scalda più e non interessa il cosiddetto pubblico? Casello 13 la pensa diversamente. e per provare a dimostrare che la narrativa e la poesia non sono il “vizio segreto” di pochi eletti, consumato nottefonda e in luoghi solitari, ha riservato la serata di sabato 29 dicembre, a partire dalle ore 18,00, all’iniziativa “Natale con l’autore” che ospita Antonio Errico con suo ultimo libro.

Su Internet, Antonio Errico viene presentato come “pugliese eccellente” e, nello specifico, come “preside scrittore”, che si identifica in modo quasi assoluto con il suo lavoro, di cui privilegia, oltre all’aspetto burocratico e manageriale, il contatto diretto con i giovani. Un salentino a tutto tondo, Errico. Una caratterizzazione antropologica, questa, che invece che limitarne l’orizzonte culturale e l’ambito della ricerca, lo ravviva, desta interesse e curiosità.

Documento e dimostrazione di tale profondità d’orizzonte è il tema della sua più recente produzione letteraria “L’esiliato dei pazzi”, edito da Manni nel corrente 2012, che l’autore stesso presenterà, nella serata di sabato 29 dicembre, in Copertino (La Locanda, in Piazza Umberto I). L’ultima fatica letteraria di Errico è, appunto, questo romanzo di ambientazione storica che, come i grandi romanzi moderni (quelli che vendono milioni di copie, sono conosciuti a livello planetario, ispirano film e fiction di successo, incidono sui modelli di comportamento e il modo di pensare collettivo), è storia d’amore, naturalmente, ma anche confessione. È congiura e mistero, verità e menzogna, autodeterminazione e destino, stupore e passione.

In tempi (quelli di oggi! che vedono il nuovo anno aprirsi con un singolare appuntamento elettorale) in cui la politica è vissuta con angoscioso fastidio, Errico, con la sua rappresentazione di Firenze al tempo dei Medici, ci ricorda che sostanzialmente siamo solo a un tornante ciclico della storia dell’uomo. Le pratiche di governo di Lorenzo il Magnifico, nell’apice dello splendore fiorentino, ci rimandano in modo inquietante ai nostri giorni. Quelli, però, non ostante tutto, erano tempi splendidi, questi nefasti. Allora, il Magnifico (la politica) arricchiva la società. E oggi?

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