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Giovedì, 28 Marzo 2024
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“Non sono un cantautore”. Lala e i suoi quindici anni di “non carriera”

Per l'undicesima edizione de "Le Mani e l'Ascolto - incontri con il pianoforte", singolare appuntamento con Pierpaolo Lala, che racconta in uno spettacolo tra suoni e narrazioni il suo passato da cantante mancato

LECCE – Non sarà l’appuntamento dell’anno, almeno secondo gli scettici del genere, eppure la serata di martedì 3 gennaio, a partire dalle 21, al Fondo Verri si preannuncia ricca di interesse e pronta a stupire e divertire. Vuoi, perché Pierpaolo Lala è sempre stato un giornalista ricco di sorprese, come nel caso dell’incredibile esperienza di “Fornelli Indecisi”. Un po’, perché dalla sua ha la forza di un’autoironia accattivante, che è un pregio difficile da rimediare.

Nell'ambito, dunque, dell'undicesima edizione de “Le Mani e l'Ascolto - incontri con il pianoforte”, rassegna di nuove produzioni letterarie e musicali, dopo un decennio di assenza torna sul palco Pierpaolo Lala, mancato cantautore leccese, affiancato dal chitarrista (e attore) Marcello Zappatore e da alcuni ospiti (Lucia Manca, Mauro Tre, Osvaldo Piliego e altri in via di definizione). Il titolo della serata è “Non sono un cantautore. 15 anni di non carriera”.

Dal 1995 al 2000, Lala ha scritto forse una settantina di canzoni (tutte molto brutte, tranne qualcuna passabile). Nel 1997 prendendo il coraggio, a dieci mani, ne ha scelte otto, registrando una cassetta (con un multitraccia comprato usato da un suo amico e rivenduto ad un altro amico dopo la registrazione) anch'essa molto brutta.

Praticamente fece tutto in casa con gli amici Massimo Pinca (basso e tastiere) e Marcello Zappatore (chitarre). Si chiamava "Un uomo al condizionale" e all'epoca “pensavo – spiega Lala -, sbagliando, di avere un futuro. Per fortuna poi compresi che non ero un granché e che sarebbe stato meglio abbandonare ogni velleità artistica. Nel corso degli ultimi dieci anni ho scribacchiato ancora e continuato a suonare”.

“Nel 2002/2003 – racconta - mi sono esibito quattro volte in spettacoli di cabaret musicale sempre con il fido Zappatore (ottimo musicista e protagonista del film "W Zappatore" di Massimiliano Verdesca). Dopo molti anni mi è venuta in mente questa idea. Un concerto "antologico" (e in qualche modo ontologico) della mia non carriera. Spiegare attraverso le canzoni perché non ho fatto il cantautore”.

“Una cosa rapida – scherza - e si spera indolore per il pubblico con otto/nove brani miei (del repertorio cantautorale serio), due cover (Battere e levare di Francesco De Gregori e Cerchi nell'acqua di Paolo Benvegnù) e un pezzo di Marcello Zappatore ("Beatrice"). In mezzo molte eresie e tanti racconti. Non l'inizio di una nuova carriera ma la fine di una vecchia non carriera tra ricordi e rammarichi, non detti e soprattutto non fatti”.

L'ingresso è gratuito. Per info 3273246985

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