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Offf chiude col botto e la lezione dei registi Dardenne

I due fratelli belgi hanno tenuto una lezione sul cinema prima della proiezione del film "Il ragazzo con la bicicletta". Ricevuto il premio città di Otranto, nel decennale del fondo Wallimage

OTRANTO - La terza edizione di Offf, l'Otranto Film Fund Festival, si è conclusa con la lezione sul cinema a cura di Jean Pierre e Luc Dardenne, noti registi di nazionalità belga e grandi maestri internazionali, pluripremiati al Festival di Cannes e vincitori, nella scorsa edizione, del Gran Premio della Giuria per il film "Il ragazzo con la bicicletta": un grande successo per la manifestazione dedicata al cinema europeo in dialogo coi territori, che non poteva chiudersi al meglio.

Nella stessa serata, l'omaggio al decennale del fondo Wallimage. Per l'occasione, i due registi hanno tenuto una lezione intervista, presentata da Luigi De Luca (Vicepresidente di Apulia Film Commission), alla presenza di Philippe Reynaert, presidente del fondo belga Wallimage e di Cine Regio (coordinamento europeo dei fondi regionali d'investimento nell'audiovisivo), e di Delphine Tomson, produttrice dei fratelli Dardenne. Presente anche il regista salentino Edoardo Winspeare.

Ai registi è stato consegnato il Riconoscimento speciale Città di Otranto, prima della proiezione in Largo Porta Alfonsina del film "Il ragazzo con la bicicletta". I registi, dopo la lezione nel castello aragonese, hanno voluto salutare il pubblico intervenuto per la visione del film in piazza, sottolineando nel loro breve intervento il proprio legame con l'Italia e il cinema italiano.

Il film nasce da una coproduzione Belgio-Francia-Italia ed è stato realizzato con il sostegno di Film Fund Wallimage (Regione Vallonia). Cyril ha quasi dodici anni e una sola idea fissa: ritrovare il padre che lo ha lasciato temporaneamente in un centro di accoglienza per l'infanzia. Incontra per caso Samantha, che ha un negozio da parrucchiera e accetta di tenerlo con sé durante i fine settimana. Cyril non è del tutto consapevole dell'affetto di Samantha, un affetto di cui però ha un disperato bisogno per placare la sua rabbia.

"In linea di massima la cattiveria è sempre più divertente da mostrare - ha affermato Luc Dardenne -, ovviamente bisognava evitare tutti i cliché della compassione, e attenersi il più possibile ad aspetti come l'apertura e lo scambio". "Non ci è capitato spesso di filmare qualcuno che vuole bene a qualcun'altro. Girare d'estate ci ha aiutati a dare al film una certa luminosità e una certa dolcezza. E poi per questo basterebbe la presenza di Cécile de France" - ha aggiunto Jean Pierre Dardenne.

Il mondo rappresentato dai fratelli Dardenne è quello della classe povera del Belgio, un mondo marchiato dal degrado sociale, dalla disoccupazione, dallo sfruttamento, dalla delinquenza. Ma c'è sempre un filo di speranza nella loro cinematografia puramente naturalistica e una possibilità di rivalsa dell'essere umano sulla società odierna.
 

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