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Giovedì, 25 Aprile 2024
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“Salone, salotto, salottino”: Annalisa Bari all’Inusuale Book Fest

Il nuovo romanzo della scrittrice, pubblicato da Edizioni Esperidi, sarà presentato giovedì 5 settembre a Guagnano, presso Sudeststudio

GUAGNANO – “Salone, salotto, salottino”. Con questo titolo ritorna la scrittrice salentina Annalisa Bari che, giovedì 5 settembre, parteciperà all’Inusuale Book Fest, rassegna ideata ed organizzata dall'associazione Centro Multiculturale "Etnos" con il patrocinio del comune di Campi Salentina e in collaborazione con le associazioni La Coorte, Mad e Comitato Corte Grande. A partire dalle 19, infatti, presso gli spazi di Sudestudio a Guagnano, la presentazione ufficiale del nuovo romanzo della scrittrice, edito da Edizioni Esperidi. Introdurrà la serata Isabella Picci curatrice dell’Inusuale Book Fest, dialogherà con l’autrice Teresa Romano libraia nell’anima e docente presso l’istituto “Calasanzio Cultura e Formazione”, interverrà l’editore Claudio Martino.

Il libro: “Questa è la storia di un paesello del sud: di quelli col centro storico imbiancato di calce, case basse a terrazza e pochi palazzi signorili, con le strade di chianche, i vicoli, le curti, la piazza, la chiesa, il municipio, la scuola elementare, la farmacia e le botteghe artigiane. Tutt’intorno vigne, ulivi, pascoli e grano, case coloniche, muretti a secco e fichidindia”. Annalisa Bari introduce così il romanzo “Salone, salotto, salottino” creando subito la scena su cui si muovono tre generazioni di una grande famiglia borghese strampalata, di quelle che, nella seconda metà del 1900, abitavano i palazzi signorili e facevano di tutto per apparire normali e perbene, districandosi tra retaggi del passato e mutamenti del presente.

Tra i suoi componenti Veronica, presenza scomoda per la sua oscura nascita, in apparenza docile, fondamentalmente ribelle. É lei che narra la sua personale vicenda dall’infanzia, idealizzata nel ricordo, fino alla maturità consapevolmente accettata, attraverso i turbamenti dell’adolescenza e la scoperta della bellezza del vivere, nella costante ricerca della propria identità e di una madre che non ha mai conosciuta. Una protagonista forte e indomita, razionale e istintiva ad un tempo, generosa e manipolatrice, sorprendente nell’escogitare soluzioni, nel volgere ogni situazione a proprio favore, ma anche nell’analizzare lucidamente la propria e l’altrui condotta.

Un romanzo di costume e di formazione dunque, dove diverse sono le situazioni rese con tono ironico che stempera la diffusa malinconia di fondo, e dove l’efficacia dei termini dialettali bene si presta a vivacizzare la fluidità di un linguaggio accurato. Intorno ai personaggi principali, i pittoreschi abitanti di Landrano coi loro ritmi lenti, gli affanni quotidiani, e la speranza di vedere realizzati nei figli i propri sogni negati, radicati in un agglomerato suggestivo dove possono convivere pettegolezzi e solidarietà, religiosità e blasfemia, rassegnazione e voglia di riscatto. Come un lungometraggio che, partendo dagli anni Cinquanta per arrivare al Duemila, fa scorrere immagini di vita in continua evoluzione, “Salone, salotto, salottino” evoca nel lettore le emozioni di un periodo della nostra storia particolarmente mutevole e dinamico, vissuto con ottimismo e certezze che lasciano in fondo all’anima un malcelato rimpianto.

Inusuale Book Fest, dal titolo quest’anno "Luoghi di In-finito", è un progetto su piccola scala di vicinato e prossimità dove la lettura può contribuire a rimuovere le barriere dello spazio fisico, di cancellare i fines di una mente irretita dall’indifferenza, dalla scarsità di relazioni vere, ecco che il nostro spazio privato sarà, almeno per una sera, In-finito, aperto ad autori e a lettori scoprendo significati nuovi e diversi dell’atto di leggere.

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