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Le prove del "concertone": sorrisi, relax e la voglia di stare insieme

In migliaia, già dal pomeriggio, si sono sistemati nel piazzale dell'ex convento degli Agostiniani per assistere a quello che oramai è, a pieno diritto, un evento nell'evento, ma senza la frenesia che talvolta deforma il gusto della partecipazione

MELPIGNANO – La bimba piccola con i capelli biondo cenere seduta sulla sua minuscola sedia. Gli anziani che accennano a qualche passo di danza. Le coppie che si baciano e gli occhi che si cercano e che forse non si troveranno mai. La madre che raccomanda ai figli festanti di non allontanarsi troppo. La semplice presenza dell’unica persona con la quale vorresti essere lì, proprio in quel momento.

L’atmosfera che si sprigiona nel piazzale del convento degli ex Agostiniani durante le prove del concerto della 18esima edizione della Notte della Taranta è inebriante e allo stesso tempo rassicurante, quasi intima. Pazienza se i venditori abusivi di bevande, organizzati a coppie, serpeggiano tra la folla facendo affari. Ogni tanto una ventata trasporta odore di marijuana e hashish: anche queste sono anticipazioni di quello che accadrà tra 24 ore nel corso di un evento per il quale sono stati preannunciati – probabilmente con una stima volutamente pretenziosa – circa 200mila persone.

Non c’è frenesia, non c’è quella ostentazione del divertimento che ogni tanto diventa sciatto e volgare con le bottiglie issate all’aria come vessilli di un battaglione e con i petti nudi e sudati come in una trance agonistica. Quando scoccano le 18 e il sole si fa ancora sentire, qualche migliaio di persone è già radunato davanti al grande palco, il più grande mai allestito a Melpignano. Ci sono i teli stesi sull’erba, le famiglie organizzate di tutto punto come fossero ad un pic-nic.

Le note abbozzate e spesso interrotte sul più bello – si sa, le prove vanno così – scandiscono comunque il tempo di quello che appare a tutto tondo come un divertimento gustato fino in fondo, sobrio ma partecipato. Non mancano gli applausi e per i cantanti e i musicisti è già un bel vedere la massa pacifica e informe di un pubblico che aumenta di ora in ora. Intorno alle 20 il numero dei presenti inizia a essere davvero significativo.

Un’anteprima, composta e cordiale, della bolgia che sarà domani quando si spera che l’esibizione delle star non soffochi il respiro collettivo di una manifestazione che avanza sempre sul crinale della sperimentazione musicale: sai da quali basi parti, ma non sai dove arrivi. Non resta che attendere. In bocca al lupo a Phil Manzanera, direttore di un'edizione che, senza dubbio, rappresenterà uno spartiacque nella storia della Notte della Taranta. In un senso o nell'altro.

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