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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Scocca l'ora del metal con il "Days Of Rage festival"

Tanti appuntamenti di musica fra oggi e domani nel Salento: dall'australiano Pete Ross al Janck'n Jill di Cutrofiano, alla musica di Soulfiero al Molly di Lecce, passnado alle sonoriotà dell'Istanbul

Prosegue la programmazione del Jack'n Jill di Cutrofiano. Oggi, giovedì 27 novembre, sul palco salirà l'australiano Pete Ross. Nato in Australia da una famiglia di emigranti italiani, figlio d'arte (suo padre, Peter Ciani, è forse il più popolare songwriter italo-australiano), innamorato del country classico e moderno (Johnny Cash, Townes Van Zandt, Lee Hazlewood...), ma anche della canzone folkloristica di ascendenza italiana ed in particolare siciliana (che ne dite di una "Sciuri Sciuri" in versione country??), Pete Ross è davvero un personaggio tutto da scoprire. Dopo una lunga carriera con The Broken Arrows, una tra le più interessanti country band australiane degli anni '90, Pete ha ora deciso di vestire i panni del solista dando alle stampe il suo primo album, "Six string suicide" (che verrà presto distribuito in Italia dalla Edel). Ora accompagnato dalla sua band (The Paesanos), ora in versione solitaria, Ross alterna le folk ballads della tradizione australiana e americana con composizione proprie profumate di roots, e persino con brani in italiano ("Sara sarà"). Ingresso gratuito.

Al "Molly Malone" di Lecce, invece, questa sera in consolle Soulfiero con le sue selezioni che svariano tra reggae, soul e funk. La programmazione del Molly prosegue domani, venerdì 28 novembre, con Pete Ross. Venerdì 5 dicembre spazio infine alle selezioni di Tobia Lamare. L'uomo che ha cambiato il modo di ballare, un'enciclopedia vivente di musica alternativa, l'uomo che rispolvera e anticipa le tendenze. Tobia, il dj più gettonato delle nuove e delle vecchie generazioni. Giovedì 4 e venerdì 5 dicembre due giornate per festeggiare i dieci anni dall'apertura. Giovedì spazio alla musica irish con The Buskers. I mulinelli del flauto intrecciano in una giga pentagrammi leggeri rubati al vento delle brughiere, il violino dalla voce ruvida ma calorosa come un panciotto di tweed si arrampica agile fra le note di un reel. Il cipin batte veloce sul bodhran, catturato dal ritmo di uno slides che cresce vorticoso, un lieve canto trema di accenti nostalgici, parole che giungono da un'epoca lontana, e pare che il tempo, per una sorta di incanto prodotto da questa musica, s'arresti e scompaia per lasciare il posto alla lieta danza di un folletto in maniche verdi.

All'Istanbul Cafè di Squinzano (ingresso con consumazione), oggi e domani, nuovo imperdibile doppio appuntamento con le sonorità del Metal e dell'Hardcore: il Days Of Rage festival. Oggi la rassegna si apre con il concerto degli Orange Man Theory da Roma, quartetto dall'esplosivo impatto live e dalla proposta musicale unica che riesce a far convivere le atmosfere settantiane dei primi Black Sabbath, l'urgenza del punk-hardcore, e incredibili riff surf rock che non sfigurerebbero nella colonna sonora di Pulp Fiction. Assieme a loro sul palco i baresi Backjumper con il loro crossover che prende ispirazione tanto dai Rage Against The Machine quanto dal moderno metalcore, e i brindisini Ingraved, autori di un potente incrocio tra thrash di scuola svedese alla The Haunted e metalcore alla Devildriver / Killswitch Engage

Domani, venerdì 28 novembre, sarà il turno dei milanesi La Crisi, formati da membri degli storici Sottopressione e portabandiera della vecchia scuola hardcore italiana di Negazione e Crash Box. Con loro, i salentini Cast Thy Eyes, una delle migliori band partorite dall'underground locale negli ultimi anni, e il loro muscolare post-hardcore-metal vicino a Hatebreed e Mastodon, e gli Always Later, quartetto brinidisino stilisticamente vicino ai grandi At The Drive In e Fugazi. L'ingresso a ognuna delle serate è di 3 euro. Si parte alle ore 22.

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