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Scorrano, festa conclusiva in onore di Santa Domenica

Volgono al termine i festeggiamenti in onore della santa di Tropea, nota per la bellezza degli addobbi e per i numerosi spettacoli pirotecnici. Stasera concerti del Coro dell'Antoniano e di Spagna

Il periodo delle feste patronali nel Salento non può prescindere dalla festa di Santa Domenica a Scorrano, che unisce la tradizione della religiosità popolare con il folklore di uno dei momenti più noti dell'intero programma estivo della zona. La festa di Scorrano è nota per la maestosità delle proprie luminarie e per l'attesa dei numerosi spettacoli pirotecnici che nei quattro giorni di festa si alternano nel cielo. Gli appuntamenti più attesi sono quelli che si svolgono nel giorno della festa, il 6, con la gara pirotecnica di più ditte di fuochi, a cui ieri hanno preso parte una ditta di Angri (Sa), una di Mugnano (Na), una di Rieti, una di Modugno (Ba), una di Ponte (Bn) ed una di Scorrano. Oggi, poi, ricorre la festa del patrocinio di Santa Domenica, con la celebrazione della Messa alle 19,30 e il panegirico commemorativo dell'evento: la devozione popolare a Scorrano nei confronti della santa risale, infatti, agli inizi del 1600, anno in cui, secondo la tradizione, sarebbe apparsa presso la porta del paese (porta oggi detta "di Santa Domenica", proponendosi protettrice di Scorrano e debellando il flagello della peste che stava decimando la popolazione.

La tradizione narra che la santa chiese ad ogni cittadino guarito di accendere una lampada ad olio sul davanzale della propria finestra. In breve tempo tutta Scorrano brillò di luci e il male che affliggeva il paese fu estirpato. La tradizione delle luci esterne permane ancora oggi nel paese. Per quel che concerne la storia della santa, occorre dire che si pensa sia nata nel 287 a Tropea in Calabria, figlia di Doroteo ed Arsenia, crescendo in un ambiente profondamente cristiano e piuttosto agiato. Costretta a rinnegarla fede cristiana, Domenica non accettò e fu sottoposta al supplizio dei leoni: ma la tradizione racconta che i leoni rimasero impassibili e divennero addirittura docili davanti alla santa; e così la pena fu così mutata nella decapitazione, che avvenne secondo lo storico Baronio il 6 luglio 303.

Per quel che riguarda i festeggiamenti che proseguiranno fino a domani sera, c'è attesa per il concerto alle 21 del Piccolo coro "Mariele Ventre" dell'Antoniano di Bologna. Alle 22,30, "Per la notte delle luci", sarà il turno del concerto di Ivana Spagna, cui seguirà l'esibizione di Antonio Amato; la serata si concluderà con l'ultimo spettacolo pirotecnico. Martedì 8, con la riposizione delle reliquie e della statua di santa Domenica, si concluderanno i festeggiamenti dell'edizione 2008.

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