"Abitare il gesto": seminario di consapevolezza scenica
Abitare il gesto
“ciò che esiti a dire, danzalo” (D. Dupuy)
Seminario di consapevolezza scenica - secondo appuntamento
Il lavoro proposto si focalizzerà sull’esattezza del gesto e dell’azione scenica a partire da un approccio analitico fondato sulla tecnica pedagogica di Alwin Nikolais e sulle teorie di Rudolf Laban. Ciò che si vuole stimolare e approfondire è la conoscenza delle possibilità espressive di ognuno e una maggiore organicità del corpo del danzatore/ attore affinché ogni movimento sia frutto di una scelta completa e consapevole. L’obiettivo a lungo termine è di rendere gli allievi completamente e continuamente consapevoli del loro corpo e dar loro la capacità, danzando, di rispondere a quattro domande fondamentali:
Dove è il corpo e in che direzione sta andando (Spazio)
Quando inizia il movimento e quanto tempo impiega a svolgersi (Tempo)
In quale posizione è il corpo e cosa fa (Forma)
Che tipo di energia impiega (Motion)
Il seminario si divide in due parti, la prima parte in cui si sperimenteranno diversi concetti attraverso esercizi mirati e variazioni coreografiche, la seconda parte sarà dedicata alle improvvisazioni.
Entrambe le parti della lezione sono pervase dal senso profondo e più poetico della danza. La tradizione della danza contemporanea e del teatrodanza europeo nasce dal presupposto che, nella danza, l’ultima parte a muoversi sia il corpo. Innanzitutto bisogna “smuovere” la testa, il cuore, la pancia, il sangue. Bisogna percepire l’urgenza emotiva al movimento senza che però questo si trasformi in catarsi personale.
Il potere comunicativo della danza si appoggia sulle capacità tecniche come se queste fossero una zattera sotto il pelo dell’acqua e quindi non visibile, mentre ben visibile ed evidente è il danzatore/attore con la sua personalità, la sua urgenza e necessità di stare in scena, la sua intuizione/azione.
Nietzsche dice “ l’uomo è come un cavo teso tra la bestia e dio”.
Il teatro e la danza sono quel cavo teso
Un punto zero in cui misteriosamente s’intrecciano
immobilità e movimento,
leggerezza e pesantezza,
velocità e lentezza.
Un luogo dove si pensa in termini di movimento,
dove la logica cede il passo all’intuito
dove l’azione è emozione.
Condotto da Rita Petrone
Docente di teatro danza, danza contemporanea, laboratori di improvvisazione e composizione coreografica.
Direttrice e docente dell’ Associazione Culturale Dance Gallery di Perugia (1994-2016): centro di formazione professionale per danzatori moderni e contemporanei.
Docente presso l’ Accademia dell’ Arte di Arezzo ( 2008-2016) sia per il master in Arti sceniche - MFA - della durata biennale, sia per il programma Spring Semester Dance Performance.
Docente di teatro danza e tecniche di consapevolezza corporea in numerosi corsi di formazione per attori organizzati, tra gli altri, da Teatro Valdoca (Cesena), Teatro di Sacco (Perugia), ArtGarage (Napoli).
Ha lavorato con molte compagnie di contemporaneo come assistente coreografa o maestro ripetitore, tra cui la Compagnia Abbondanza Bertoni e la compagnia Deja Donné.
Si è formata a Napoli in danza contemporanea, modern dance, danza classica, tip tap, improvvisazione e composizione coreografica; trasferitasi a New York ha studiato con Alvin Nikolais e Murray Louis (danza contemporanea - metodo Nikolais), tornata in Europa, ha vissuto a Parigi dove ha potuto approfondire lo studio di differenti tecniche ed ha incontrato docenti e coreografi che ne hanno influenzato in maniera evidente la poetica, tra cui Carolyn Carlson.
Sabato 19 maggio ( 16-19.30) Domenica 20 maggio ( 9.30 – 13)
Costo 50 euro + 10 di copertura assicurativa
(chi ha partecipato al primo seminario “Abitare il gesto” risulta già coperto da polizza assicurativa)
“Haustheater” Laboratorio Urbano di San Donato di Lecce
Strada Provinciale San Donato – Galugnano presso impianti sportivi comunali
Prenotazione obbligatoria
teatrodeiveleni@gmail.com – 3200264370 – 3896986894
www.teatrodeiveleni.it