Teatro dei luoghi fest: a Castrignano si fa "fiesta"
Torna a Castrignano dei Greci TEATRO DEI LUOGHI FEST 2016, un progetto di Koreja realizzato con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese. Patrocinio del Comune di San Cesario di Lecce, Aradeo, Castrignano dei Greci e Andrano.
Il 16 settembre appuntamento alle 20.30 in Via Vittorio Emanuele con FIESTA, spettacolo itinerante del Teatro Due Mondi he trasformerà le strade del paese in una festa di ambiente sudamericano. Ritmi di tamburi, personaggi alti tre metri con volti di cartapesta, colorati costumi rattoppati, bandiere, fischietti e fuochi animeranno le vie del centro. Rumore di tamburi, uomini dai volti di cartapesta alti tre metri e oltre, costumi sgargianti, bandiere...Sono i segnali della parata che arriva, così la gente si prepara a camminarle dietro.
Poi uno stop: tutti in cerchio, c'è un combattimento tra giganti, o una corsa sfrenata, o un difficile equilibrio da mantenere. Ma già si ricomincia.... Una parata è sempre per il pubblico l'incontro con elementi di straordinarietà, e quindi con una sorta di meraviglioso che entra nel nostro contesto quotidiano - nelle nostre strade o case, per portare cose insolite. E va a toccare alcune delle più segrete corde del nostro sentire: la sorpresa, il coinvolgimento...Per l'attore, la preparazione di uno spettacolo così particolare, è l'occasione per misurarsi col proprio mestiere e con un pubblico nuovo. Deve fare i conti col proprio mestiere perché deve eventualmente apprendere nuove tecniche (suonare, camminare in equilibrio sui trampoli) che utilizzare diversamente strumenti consueti (come la voce). Deve poi tentare la comunicazione con gente non abituata al teatro e in un contesto estraneo, fuori dall'edificio e dai riti del teatro: deve, quindi, porsi questo problema di approccio, e tentare di risolverlo.
Questa parata si inserisce scenograficamente nella recente tradizione italiana per alcuni aspetti (uso dei trampoli, delle percussioni, della musica...), e ne rispetta per così dire, la scansione classica: richiamo, trasferimenti, soste per le scene.
Nasce da un'idea "intorno a" un racconto di Gabriel Garcia Marquéz (L'incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata), e questo spiega la scelta di usare costumi allusivamente sudamericani. Ma se ne è distaccata progressivamente, proprio per quel processo naturale che è una componente del nostro lavoro artistico, e che ha portato nel tempo a privilegiare certi aspetti e ad accantonare scelte fatte in precedenza. Oggi questo è uno spettacolo molto agile, dai meccanismi oramai consolidati, parlato in un dialetto maccheronico simile a una sorta di grammelot che lo rende comprensibile a tutti. Un dialetto come linguaggio nostro che ci consente delle complicità e delle fughe nel "modo di dire" che è spesso battuta comica.
E infatti questa parata presenta alcuni aspetti non consueti, primo fra tutti quella voglia di divertire e di divertirsi, di giocare pur se con il massimo rigore interpretativo, che trasforma questo spettacolo dal racconto di una storia in un incontro e una festa col pubblico.
A seguire, alle ore 21.30 presso il Castello Baronale De Gualtieriis in scena PALADINI DI FRANCIA, spada avete voi, spada avete io! il pluripremiato spettacolo di Koreja con la regia dei Francesco Niccolini in cui fra rime, ironia e poesia, quattro attori nelle vesti di marionette giganti raccontano la storia tragicomica dei paladini di Carlo Magno, dall’arrivo a corte della bella Angelica al massacro di Roncisvalle.
Quattro attori nelle vesti di marionette giganti raccontano la storia tragicomica dei paladini di Carlo Magno. Le scene si ispirano alla tradizione dei pupi siciliani e le nuvole che ne fanno da cornice guardano a Pasolini a cui lo spettacolo è dedicato. Giochi di bambini. Giochi di guerra. Marionette. Pupi. Roba vecchia e bellissima. Sotto: corpi, metallo, amore e guerra. Sopra: fili, voci tonanti e un destino tragico. Sembra di essere nel teatrino delle marionette dove Pasolini fa raccontare a Totò, Ninetto Davoli, Franco e Ciccio, la triste storia di Otello, Iago e Desdemona. Con quelle stesse marionette vengono raccontati Rinaldo, Astolfo, Angelica, Bradamante, Fiordiligi, Orlando e, da ultimo, il massacro di Roncisvalle, quella discarica assurda e insanguinata dove tutti quei corpi morirono e furono abbandonati, occhi al cielo, a domandarsi che cosa sono le nuvole. Francesco Niccolini
Prosegue IL FOGLIO BIANCO, laboratorio d’arte e teatro dedicato ai più piccoli e tenuto da Ottavia Perrone, attrice di Koreja