“Attrattori di Armonia. Preludio di stagione”, rassegna teatrale a Galatone
Prosegue a Galatone, in provincia di Lecce, “Attrattori di Armonia. Preludio di stagione”, rassegna teatrale a cura della Compagnia Salvatore Della Villa. Giovedì 8 dicembre (ore 20.45 – ingresso 10 euro – ridotto 7 euro) al Teatro Comunale (spettacolo fuori Residenza) Salvatore Della Villa e Marina Polla de Luca proporranno “Bestiario Salentino. Selvaggi d’Amore di Morte Poeti” conValeria Vetruccio (piano), Giorgia Santoro (flauto) e Gianluigi Antonaci (sound engineer). Bestiario Salentino è la diversa forma di interpretare alcuni tra i più bei testi poetici e narrativi salentini: l’amore raccontato con sarcasmo e dolore da Salvatore Toma; la terra, amara di nostalgia ed aspra di Bestiario raccontata da Bodini, Epifani, Pagano, Fiore; la tenerezza e la follia, la poesia e la morte, che hanno colorato le vite e le parole di Tommasi, Edoardo De Candia, Ercole Ugo d’Andrea, Antonio Verri. L’impressionismo dei paesaggi e il pathos dei sentimenti contrastanti costituiscono il nucleo di un gioco teatrale a volte ironico e provocatorio, a volte tenero e struggente. Quella voce narrante ha le parole di Antonio Errico, autore della tessitura narrativa dello spettacolo, di un racconto di prosa e poesia che, coniugato con il gioco video-sonoro, diventa eco di tempo più longevo della vita. Una lettura registico - interpretativa che non si muove, come accade di sovente sul distacco, la divisione o la separazione tra il testo e l’attore, ma qui ne diventa corpo timbro essenza del dire, dell’essere detto. «Tutto parte da Salvatore Toma. Dal suo gioco con la Morte che affonda nella parola fatta di Suono e poi di Musica. Musica del cuore Sangue del Sentimento», sottolinea Salvatore Della Villa. «Terra selvaggia di Amore laddove la Morte diviene Poesia. Una poesia in concerto con lo spazio senza misura nel ritmo di un accento. Il tempo non è più. È ricordo. Ricordo mancato o mai ritrovato. È la promessa di un immagine sottile che diviene altare che cerca il sacrificio proprio. La luce è una bestia e la favola una minaccia. La morte è un incantesimo dove l’uomo ha bisogno di perdersi».
Sino al 9 dicembre (ore 18/20 - ingresso libero, prenotazione 3279860420) sempre nel Teatro Comunale spazio al workshop di formazione attoriale con Marina Polla De Luca, autrice, interprete e regista. Nata a Bolzano, inizia a studiare giovanissima alla scuola del Teatro Stabile di Bolzano. Si trasferisce a Roma e frequenta l’Accademia Nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico studiando con Aldo Trionfo, Luca Ronconi, Marisa Fabbri e Monica Vitti. Nel 1984 Debutta con Carmelo Bene in Otello e poi sarà sua prima attrice nei seguenti cinque anni in opere come Adelchi, Manfred, Hommellette for Hamlet, Canti Orfici e Lorenzaccio. Dal 1990 si trasferisce negli Stati Uniti, dove consegue il diploma in lingua inglese della Berlitz School di Los Angeles, entra contestualmente al Lee Strasberg Institute dove studierà per i successivi tre anni, fino ad entrare come membro nelle Master Class Actor Studio method dirette da Anna Stasberg e da Mr. Mark Marno. È anche autrice per il cinema e per la televisione. E’ responsabile del festival di Venezia dedicato all’Animazione Cartoons on the Bay. Come insegnante di recitazione, dal 2010 insegna Recitazione alla Golden star Academy e alla scuola La Stazione di Boccaccini e Manfridi.
Sabato 10 dicembre (ore 18.00 – ingresso 3 euro) nel Frantoio del Palazzo Marchesale Ilaria Mancino di Sounday/Officina Chinaski sarà in scena con “La Reggia Della Sirena”, tratto da La Ballata del Vecchio Marinaio di Samuel Taylor Coleridge, scritto e diretto da Danny H. Cortese. Una storia di oltraggio alla Natura, al cuore aperto di una creatura libera, alla fiducia: una colpa che il perdono non può estinguere, una pena che solo la perpetuazione del racconto può alleviare. Un omaggio alle tante donne di mare che solcavano i mari in maniera anonima, sotto le mentite spoglie di un mozzo o di un marinaio. Questo mozzo/donna è il testimone simbolico della violenza contro la bellezza, la libertà, la poesia. La “piece”, pur conservando la trama degli eventi raccontati nel poema originale di Samuel Taylor Coleridge, elabora il lavoro del poeta inglese, accompagnando lo spettatore a compiere un vero e proprio viaggio nella coscienza, attraverso la parola, l'evocazione, e il commento sonoro ricco di temi musicali e sound effect, che rendono ancora più intensi sia i momenti di recitazione sia i movimenti coreutici, che si alternano in scena. Se Coleridge nella sua prosa, rompendo gli schemi della letteratura del suo tempo, consegna un messaggio in cui lo straordinario e l’invisibile irrompe nell’ordinario e nel visibile, in questa nuova lettura, diventa ancora più evidente il dramma dell’uomo che sfidando la natura e alterandone le leggi che la regolano, soccombe alla natura stessa. Il messaggio che Officina Chinaski si propone di consegnare al pubblico, è quello del rispetto per la natura e l’esortazione rivolta a tutti, di riappropriarsi e prendersi cura della Bellezza. Composto da Fabio Iaci e Ilaria Mancino, il sound effect o commento sonoro creato per: “La Ballata del Vecchio Marinaio”, conferisce a quest’opera una caratteristica che la rende unica, e allo stesso tempo segna un alto momento di sperimentazione dei nuovi linguaggi teatrali. La tecnica, infatti, utilizzata al cinema per la creazione degli effetti sonori, è applicata al Teatro. Lo spettatore si ritrova completamente avvolto da tutta una serie di suoni ambientali, nella fattispecie legati al mare e all’ambiente marino, che lo coinvolgono in maniera emotiva e sensoriale. L’impressione che lo spettatore vive è quella di essere davvero su una nave, riuscendo così a rendere verosimile la magia che lo stesso Coleridge, coniando una locuzione che diventerà uno dei canoni della critica teatrale, definisce: “Sospensione dell’incredulità”.
Mercoledì 14 dicembre (ore 20.45 – ingresso 5 euro) il direttore artistico Salvatore Della Villa ritornerà sul palco del Teatro Comunale con il “Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes nella riduzione e adattamento Maria Domenica Muci. Nella regione della Mancia un signorotto di campagna, Alonso Quijana, imbottito di letteratura cavalleresca e animato dai migliori ideali, si dà alle avventure sotto il nome di Don Chisciotte. Dopo aver scambiato un’osteria per un castello e fattosi curiosamente armare ‘cavaliere’ da un oste, compie le imprese a cavallo del suo Ronzinante e con al fianco lo scudier Sancio Panza, un contadinotto al quale ha promesso un’isola da governare.
Venerdì 16 dicembre (ore 20.45 – ingresso 10 euro – ridotto 7 euro) al Teatro Comunale approderà Enrico Lo Verso con Uno Nessuno Centomila di Luigi Pirandello in un adattamento scritto e diretto da Alessandra Pizzi. Il Vitangelo Moscarda (per gli amici Gengè) interpretato da Lo Verso diventa uomo di oggi, di ieri, di domani. Egli diventa l’eroe di oggi nel tentativo di cercarsi, di aversi, di essere per sé uno. Le cento maschere della quotidianità lasciano il posto alla ricerca del Sé autentico, vero, profondo. Abbandonare i centomila, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno, ma forse è un prezzo che conviene pagare, pur di assaporare la vita.
Ultimo appuntamento martedì 3 gennaio (ore 20.45 – ingresso 5 euro) con lo spettacolo (fuori Residenza) Blue Stories con Salvatore Della Villa, Claudio Tuma, Franco Chirivì, Franco De Donno. Pochi istanti sul palco, gli strumenti musicali iniziano a narrare… la voce dell'attore si fa nota. Tutto, adesso, è pronto per il viaggio. Abbandonatevi allo straordinario, dimenticate lo spazio ed il tempo, e per magia vi ritroverete al Blu Note, al Cotton Club, forse per qualche istante anche a Woodstock, e ascolterete delle storie molto, molto insolite. Insetti di kafkiana memoria che si interrogano sulla vita, chitarre con una loro morale ben precisa... conoscerete Onehand Jack, il suo contrabbasso, la sua tenacia nel superamento del limite. Nostalgia di epoche mai vissute, ed allo stesso tempo nostalgia di epoche che ci auguriamo tutti, prima o poi, di vivere.
La rassegna – diretta dall’attore e regista Salvatore Della Villa in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Galatone e con il patrocinio della Provincia di Lecce - rientra tra le attività del Programma Regionale di Spettacolo dal Vivo per la valorizzazione delle Risorse Culturali ed Ambientali della Puglia 2016 affidato dalla Regione Puglia al Teatro Pubblico Pugliese e finanziato dal Fondo di sviluppo e coesione FSC 2007-2013 – APQ rafforzato “Beni ed attività culturali”.