Due spettacoli per la chiusura del teatro del Buratto a Novoli
Sabato 5 e domenica 6 novembre al Teatro Comunale di Novoli, in provincia di Lecce, con la messa in scena degli spettacoli "Fly Butterfly" e "Pierino e il lupo.. in città" si conclude la residenza artistica del Teatro del Buratto, storica compagnia milanese, una tra le realtà più importanti e longeve del teatro per l'infanzia e la gioventù in Italia. Due intense settimane di lavoro che hanno concluso il corso biennale di formazione professionale, promosso nel Salento dal teatro stabile di innovazione. Il progetto - finanziato dal Dipartimento della Gioventù (Presidenza del Consiglio dei Ministri), nell’ambito dell’avviso “Giovani per il sociale” - ha avuto avvio quasi due anni fa con la collaborazione del Comune di Melissano e dei Comuni dell’Ambito di Zona di Gallipoli (Gallipoli, Alezio, Alliste, Melissano, Racale, Sannicola, Taviano, Tuglie) e nelle fasi conclusive è approdato a Novoli, in collaborazione con le compagnie Factory e Principio Attivo teatro.
Sabato 5 novembre (ore 20.30 - ingresso 5 euro - età consigliata oltre 12 anni), dopo la presentazione del percorso di formazione, appuntamento con Fly Butterfly per la regia di Stefano Monti con Kirbj Coppola, Laura Giannoccaro, Simone Maci, Maria Luisa Carrozzo, Michela Marrazzi, Valentina Piccolo, Gianni Mantesi (voce recitante), Mauro Casappa (musica). Fly Butterfly, spettacolo che ha incantato gli spettatori di diverse generazioni, unico nel suo genere in Italia, mixa sapientemente le tecniche di teatro su nero dei maestri di Praga con la tecnica del Bunraku giapponese. Butterfly ha la virtù di possedere un'anima bambina capace d’incantarsi. Entra per la prima volta in un luogo magico, che altro non è se non un teatro, e ne rimane affascinata. Qui incontra i Maestri che la accompagneranno lungo un percorso simbolico, lungo la strada che dall'’ignoranza oscura conduce alla luce della conoscenza. Tante sono le dure prove che Butterfly dovrà affrontare; lavorerà con ostinazione, perché lei è piccola e il mistero della sua arte tanto grande. Trascorrono molti anni senza risultati e Butterfly, stanca, dispera di dare compiutezza al suo sogno; ma proprio la sua stanchezza e il crollo che ne deriva, rappresentano l’'ultima prova: la debolezza conduce alla forza, il fallimento alla conoscenza. È così che colei che credeva d’essere un piccolo bruco diventa, in fondo, quello che è sempre stata, una splendida farfalla che vola leggera. “Fly Butterfly” è uno spettacolo di teatro su nero, un lavoro sull'’immagine che sviluppa un approfondimento delle tecniche di teatro d'’animazione giapponese del “Bunraku”. Le metamorfosi fantastiche che si dipanano lungo lo spettacolo evocano suggestioni dove gestualità e musica hanno uno spazio fondamentale, e fanno di “Fly Butterfly” un genere di teatro totale.
Domenica 6 novembre (ore 17.30 - ingresso 5 euro - età consigliata da 4 a 8 anni), per la rassegna Ci vuole un fiore, Pierino e il lupo... in città con musiche di Sergej Prokof’ev, la consulenza psicopedagogica di Maria Rosa Pantuso e i disegni di Guido Manuli. In scena Maria Luisa Carrozzo, Alessia De Blasi, Cristian De Paulis, Elisabetta Guerrieri, Maria Grazia Marrocco, Manuela Melissano. Si tratta della versione moderna della favola originale, calata nel quotidiano e ambientata in una qualunque periferia di una qualunque città. Tutto nasce dal fatto che il narratore, accortosi di aver portato lo spettacolo sbagliato, si fa aiutare dai bambini nel costruire una nuova storia di Pierino e il lupo utilizzando la scenografia dell’altro spettacolo ambientato in una città. Pierino è un bambino vivace che abita in un condominio col nonno brontolone che tutti i giorni lo accompagna ai giardini vicino a casa.? Qui ha fatto amicizia con un gatto randagio dividendo con lui la merenda, da quel giorno si danno appuntamento ai giardini sempre alla stessa ora, l'ora della merenda. Il lupo è un signore cattivo e prepotente che terrorizza il quartiere con piccoli furti e scippi; non gli piacciono i bambini perché sono rumorosi, frignoni e impiccioni e per non farsi riconoscere indossa sempre una maschera da lupo. Al posto dei cacciatori ci sono i poliziotti che alla fine, grazie al coraggio di Pierino, come nella storia originale, catturano il lupo e per riparare alle sue malefatte, al posto di portarlo in prigione, lo obbligano a lavorare, a tenere puliti i giardini dalle lattine e dalle cartacce. La scena è composta da un enorme libro tridimensionale da dove escono i vari personaggi, ovviamente di carta, che si muovono magicamente intorno al grande libro. Ogni volta che si gira pagina cambia la scena e come per magia appaiono palazzi, strade, alberi, giardini, etc. I pupazzi, disegnati da Guido Manuli, sono animati con la tecnica del teatro su nero, gli animatori, rigorosamente in nero, si riveleranno solo a fine spettacolo.
Gli spettacoli sono una riproposta di storici titoli di repertorio del Teatro stabile di innovazione affidati ora a una nuova generazione di artisti che, con provenienze diverse (artistiche, teatrali, universitarie) si sono ritrovati nelle suggestioni e opportunità del teatro di figura e del teatro ragazzi. Attorno a queste proposte i giovani allievi under 35 del corso hanno deciso di indirizzare nuove fasi del proprio percorso professionale e di crescita personale, impegnandosi e condividendo con Il Teatro del Buratto questo lungo periodo di formazione su tecniche linguaggi e modi del “fare teatro”, come professione, inclusione e soprattutto passione. La messa in scena di questi spettacoli finali è stata curata dagli stessi “maestri” del Teatro del Buratto, in particolare Nadia Milani (docente di teatro su nero e di figura) e Franco Spadavecchia (direttore del corso), che si sono alternati con altri colleghi e docenti, per lo più professionisti anch’essi under 35, consolidando la prospettiva di uno scambio di competenze e il rinnovamento intergenerazionale in ambito artistico per lo sviluppo di questi specifici linguaggi del teatro. In scena si alterneranno gli allievi che hanno portato a termine il lungo percorso percorso formativo (1.300 ore in 22 mesi).