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Terzapagina. Ficarra e Picone: "Portiamo in teatro la nostra comicità leggera"

Il duo comico siciliano si prepara alle tre tappe nel Salento (tra Gallipoli e Brindisi) con "Apriti Cielo", spettacolo con alle spalle oltre 120 date. L'intervista per saperne di più di questo ritorno e sui progetti per il futuro

LECCE - Sono "Nati stanchi", ma a sentirli appaiono in splendida forma. Salvo Ficarra e Valentino Picone, semplicemente Ficarra e Picone, si preparano a inondare di buonumore il Salento con il loro spettacolo "Apriti cielo", che, a fine mese, rispettivamente martedì 26 e mercoledì 27 novembre, farà tappa al Teatro Italia di Gallipoli, con una coda il 28 al Teatro Verdi di Brindisi.

125 tappe nella scorsa stagione hanno confermato il successo di uno show che si è evoluto nel tempo rispetto alla prima scrittura, con un canovaccio iniziale che si è arricchito di sketch, battute e soprattutto di un nuovo finale. Quale occasione più ghiotta, dunque, per una chiacchierata con i due comici siciliani su questo ritorno al teatro, sul loro rapporto con il Salento e sui loro progetti futuri.

Avete attraverso tutte le varianti del mondo delle spettacolo, dalla televisione al cinema, ma che senso ha questo ritorno al teatro?

Ficarra: "Il teatro è sempre un mondo meraviglioso. È una sorta di non luogo dove si vive in una famiglia che ha collaborato alla realizzazione dello spettacolo. Ci si sposta tutti assieme nella magia della tournée, che permette di girare di città in città ritrovando il calore del pubblico e vecchi amici. Il contatto diretto con la gente resta poi l'aspetto più piacevole".

Picone: "Grazie a Dio, poi, l'Italia è grande e ha tanti posti in cui viaggiare per portare questo spettacolo. Siamo comunque contenti di riproporlo dopo il successo avuto nella stagione scorsa".

Parliamo allora di "Apriti cielo", uno spettacolo che, come nel vostro stile, prende spunto dai fatti di cronaca, ma fotografa, tra vizi e virtù, la società odierna. Ci sono novità rispetto all'anno scorso?

Ficarra: "Lo spettacolo dell'anno scorso era in embrione, il canovaccio è stato sviluppato con l'aggiunta di un primo pezzo, quella di alcuni sketch e con un nuovo finale".

Picone: "È uno spettacolo che ci ha dato soddisfazioni e la risposta del pubblico è stata molto positiva. Diciamo che la nostra idea è quella di una comicità leggera, in cui si parla incidentalmente di attualità. C'è una parola che riassume il tutto ed è cabaret".

La scelta di fare tre tappe nel Salento non sembra casuale. Che rapporto avete con questo territorio, ci vedete delle analogie con la vostra Sicilia?

Ficarra: "Siamo molto simili e per questo qui ci troviamo bene. Ogni volta che usciamo con un film o uno spettacolo, il Salento è uno dei luoghi in cui abbiamo i migliori riscontri. Certo, rispetto agli anni passati è cambiata l'organizzazione e pure in Salento sono arrivate a chiedere la fattura... ma come? In un momento come questo si chiede la fattura? Non ci si può fidare più neanche dei vecchi conoscenti..."

Picone: "Siamo popoli colonizzati dai greci e probabilmente aspettiamo entrambi un nuovo Garibaldi che ci liberi. A parte gli scherzi, c'è un rapporto particolare con questo territorio, abbiamo il nostro agente che è di Nardò, e ogni volta che siamo qui, ci sentiamo a casa".

Un accenno ad un piccolo aneddoto. È vero che tra i vostri riferimenti ci sono stati Toti e Tata e che vi facevate spedire le videocassette dei loro sketch? FicarraPicone-3

Picone: "Sì, noi li trovavamo straordinari. All'epoca, non essendoci la diffusione di internet, ci facevamo mandare le videocassette. Ora, non so se ci siamo rifatti a loro, perché ognuno cerca di avere un proprio stile, ma indubbiamente come tutte quelle cose che piacciono, anche in maniera inconscia, entrano a far parte del proprio patrimonio".

La domanda sulla vostra convivenza artistica è d'obbligo. Come vi trovate assieme dopo tanti anni di collaborazione?

Ficarra: "Ma era proprio necessario fare questa domanda? Abbiamo parlato di tante belle cose, dallo spettacolo al teatro al Salento, e dobbiamo rovinare tutto parlando di Picone? Comunque puoi dire che a questa domanda mi sono limitato a rispondere con un... Picone, chi?"

Picone: "Già è una fortuna che si sia ricordato il cognome... dopo tanti anni è un gioco al massacro. Comunque rispondo, appellandomi a due categorie di persone, quelle che conoscono bene Ficarra e quelle che non lo conoscono. A chi lo conosce, non devo dire niente... a chi non lo conosce e magari pensa che si sta assieme perché ci si trova bene, dico che in realtà lavoriamo assieme per rassegnazione, perché questo c'é".

Infine, Picone ci svela i progetti futuri: "Stiamo iniziando a lavorare alla sceneggiatura del nuovo film. Contiamo di girare in estate. Posso solo dire che sarà una storia paesana".

Intanto continuano le prevendite. I biglietti – si tratta di posto unico numerato – sono in vendita alla Clinica dell’Accendino di Lecce e presso i botteghini dei rispettivi teatri, durante gli orari di apertura, al costo di 20 euro ( + d. p.) Infoline: 349.4514638.

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