Metamorfosi alla Fondazione Le Costantine di Casamassella
Prosegue sino al 22 febbraio la prima fase del progetto "Women! Dafne, Eco, Io e le altre", promosso dalla compagnia salentina Astragali Teatro, con il supporto della Anna Lindh Foundation, in collaborazione con Università del Salento, il network Xenia, due realtà tunisine (lo spazio culturale Aykart e l'associazione Tunisienne d'Esthétique et Poïetique), l'organizzazione turca Ares e il Theatro tsi Zakynthos di Zante in Grecia.
Domenica 19 febbraio (ore 18 - ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria) nella sede della fondazione Le Costantine di Casamassella, frazione di Uggiano La Chiesa, andrà in scena Metamorfosi - Donne che resistono alla violenza degli dei. Lo spettacolo parte dal testo di Ovidio per creare una scrittura drammaturgica comune realizzata da artiste tunisine e italiane. Donne che raccontano le antiche storie e incantano il mondo tessendo canti, immagini e miti della nostra più importante tradizione del Mediterraneo. Noi, da sempre migranti, intrecciamo questi miti antichi per aprire gli occhi e il cuore sul tempo presente. Il Mediterraneo è un piccolo mare fatto di tante culture e intorno a noi cresce il bisogno di ritornare a raccontarci le storie che per secoli ci hanno donato il senso della vita. In scena Adel Bouallegue, Mounitra Ben Mustapha Hachana, Meryam Ben Hassent, Amal Touati, Eya Trabelsi, Lenia Gadaleta, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Onur Uysal, Petur Gaydarov, Jean Hamado Tiemtore, tutti attrici e attori coinvolti in questa prima residenza di Women!. Il progetto promuove i valori della pace, del dialogo interculturale e della reciproca conoscenza, per combattere pregiudizi e malintesi che sono alla base dei conflitti che devastano l'area del Mediterraneo. Uno degli obiettivi principali del progetto è, infatti, quello di promuovere la consapevolezza sulle questioni di genere.
Lunedì 20 febbraio (ore 19 - ingresso libero) al Teatro Paisiello di Lecce il regista Fabio Tolledi e il giornalista Raffaele Gorgonipresenteranno il volume "Teatro e guerra", testimonianza del lavoro di Astràgali Teatro nelle zone di guerra del Mare Nostrum (Cipro, Turchia, Palestina, Balcani, Giordania, Siria, Iraq), il racconto di un lavoro condotto nei paesi del conflitto e concentratosi sui metodi di trasmissione delle pratiche culturali a confronto. Ultimo appuntamento mercoledì 22 febbraio (ore 19 - ingresso libero) ad Astragàli con la conferenza spettacolo sulla forma d'arte tradizionale Karagöz-Karagiozis della quale Grecia e Turchia rivendicano l'originalità.
"Il Mediterraneo è composto da molte culture e intorno a noi cresce la necessità di tornare a raccontare le storie che per secoli ci hanno dato il senso della vita, nonostante il mondo sembra essere bloccato in un orizzonte di guerra", sottolinea Fabio Tolledi. "Si alzano muri. Per separare, per dividere, per bloccare, per generare un dentro e un fuori. Muri visibili, che rifiutano lo straniero, l'altro, i molti migranti in fuga dalla guerra e dalla miseria. Il Mediterraneo ci unisce e ci divide. La presenza femminile è una forte resistenza, in opposizione alle dinamiche del conflitto, della guerra, della discriminazione. Voci di donne che cantano la vita e la sua metamorfosi, esprimendo la necessità di solidarietà e di vicinanza, le voci in contrappunto, per il rifiuto del conflitto, con i suoni delle loro lingue, delle loro storie che si intrecciano".