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Tra fede e folclore, la tavola di San Giuseppe torna anche a Le Costantine

L’appuntamento con il culto al falegname di Nazareth trova spazio ancora una volta nella fondazione di Casamassella, che unisce, nella sua cornice, storia, arte, natura con la bellezza dei rituali di una tradizione senza tempo

UGGIANO LA CHIESA - Anche quest’anno la fondazione Le Costantine di Casamassella, un’oasi verde di 33 ettari nella frazione di Uggiano La Chiesa, realizza la grande tavola di San Giuseppe nella sua masseria “La Casa di Ora” con i cibi che vengono preparati secondo un rituale preciso e  invita a partecipare numerosi nel weekend 17-19 marzo.

È un rito in cui s’intrecciano sacro e profano e coincide con l’equinozio di primavera e gli antichi riti di purificazione agraria, che chiudevano l’inverno. La preparazione dei cibi per le tavole di San Giuseppe avviene una settimana prima: s’impasta la farina per fare i “vermiceddhi”, si mettono a bagno i lampascioni e lo stoccafisso, si puliscono rape, cavoli e cavolfiori, si cucinano i ceci e si passano i fritti nel miele; il 18 mattina si cucinano le verdure, lo stoccafisso, la pasta con il miele, il pesce e si friggono le pittule.

Ogni gesto è scandito da fede e preghiere, come nei secoli passati, quando le tavole erano sì un tributo a San Giuseppe, ma anche un modo concreto di aiutare chi non sempre aveva un piatto assicurato e di riappacificarsi con parenti e vicini con cui non correva buon sangue: nessuno infatti poteva rifiutare se invitato come santo. Domenica 18 sera, intorno alle 19, dopo la benedizione, c’è la possibilità di assaggiare in anteprima alcuni dei cibi preparati per il banchetto di San Giuseppe, come i vermicelli, i lampascioni e le pittule e di vedere l’esposizione di pregiati manufatti, realizzati a mano nel laboratorio di tessitura della Fondazione: sciarpe, tovaglie, asciugamani, borse, stole.

Lunedì 19 marzo, intorno a mezzogiorno, 13 anziani che raffigurano la Sacra Famiglia e i santi (S. Anna, S. Gioacchino, S. Elisabetta, ecc…), prenderanno parte al banchetto simbolico allestito presso la fondazione: San Giuseppe dà inizio al pranzo e ne scandisce i tempi e l’alternarsi delle varie pietanze, intercalando le preghiere. I cibi sono tutti poveri: vermicelli con i ceci, pasta con miele e mollica di pane, rape bollite, lampascioni, pesce fritto, cavolfiori, stoccafisso in umido, fritti col miele e pani votivi.

Chi decide di soggiornare presso la Tenuta Le Costantine, può trascorrere un weekend all’insegna del relax, della natura e dei riti tradizionali. Si arriva il sabato e si visita il laboratorio di tessitura con antichi telai; nel pomeriggio visita del borgo antico di Otranto e cena libera. Domenica mattina si fa una bella passeggiata nel bosco di 33 ettari della Fondazione; la sera si degustano i prodotti della tavola di San Giuseppe. Lunedì si visitano le case dei devoti che hanno allestito le tavole nei paesi vicini di Uggiano La Chiesa, Giurdignano, Minervino di Lecce e si assiste al pranzo simbolico della Sacra Famiglia, allestito nel ristorante de Le Costantine. Info e prenotazioni: tel. 0836.812110, www.lecostantine.eu.

 

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