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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Al festival nazionale del Libro, arriva il giornalista Rai Antonio Caprarica

Appuntamento a "Tuglie incontra" con l'inviato salentino in Inghilterra, per la presentazione del suo ultimo libro, edito da Sperling & Kupfer, "Ci vorrebbe una Thatcher". Dialogano con l'autore Valeria Blanco e Paolo Paticchio

TUGLIE - Questa sera, alle ore 18.30, presso la Biblioteca comunale di Tuglie, il giornalista e scrittore Antonio Caprarica presenta il suo nuovo libro “Ci vorrebbe una Thatcher”, edito da Sperling & Kupfer. L’incontro è organizzato dal giornalista Gianpiero Pisanello e si inserisce nel ricco e variegato cartellone culturale di “Tuglie Incontra – Festival Nazionale del Libro”. Intervengono all’incontro Valeria Blanco e Paolo Paticchio.

Al centro di questo libro c’è un paese considerato il «grande malato d’Europa»: la sua industria è in declino, il costo della vita cresciuto, il debito pubblico incontenibile, tanto che il governo è sul punto di chiedere l’aiuto del fondo monetario internazionale. Sembra una fotografia dell’Italia di oggi, e invece è il ritratto della Gran Bretagna alla fine degli anni Settanta, poco prima che a Downing Street arrivasse la più  intransigente esponente dei conservatori britannici, Margaret Thatcher.

Con una fede incrollabile nel liberismo, la Lady di Ferro somministrò al Regno una medicina amarissima, fatta di tagli alla spesa, privatizzazione delle aziende statali e deregulation. Una cura che sembrò, sulle prime, ammazzare il paziente, ma che al contrario lo guarì in breve tempo. Perché  ricordare oggi la lezione dell’inflessibile Maggie? Soprattutto per scoprire come si vive in una nazione dove l’economia è governata dalle regole del mercato e le istituzioni operano in modo trasparente. Un confronto ricco di esempi, a tratti provocatorio, che l’arguta penna di Caprarica tratteggia in agili capitoli cercando di rispondere a una questione annosa: perché è così difficile fare dell’Italia uno Stato europeo finalmente moderno?

Antonio Caprarica (Lecce, 1951), giornalista e scrittore,  è stato commentatore politico dell’Unità e poi condirettore di Paese Sera. Tra il 1988 e il 2006 è stato successivamente a capo delle sedi di corrispondenza della Rai a Gerusalemme, al Cairo, a Mosca, Londra e Parigi. Dopo tre anni a Roma come  direttore di Radio Uno e dei Giornali Radio Rai, dal 2010 è tornato a dirigere la sede Rai nell’amata Londra.

Con Sperling & Kupfer ha pubblicato Dio ci salvi dagli inglesi… o no!? (2006, Premio Gaeta per la letteratura di viaggio), Com’ è dolce Parigi…o no!?(2007),  Gli italiani la sanno lunga…o no!?(2008),  Papaveri & papere (2009), I Granduchi di Soldonia (2009), C’era una volta in Italia (2010), Premio Fregene Speciale per il 150° dell’Unità, La classe non è acqua (2011), Oro, argento e birra (2012) e il romanzo La ragazza dei passi perduti (con Giorgio Rossi, 1986 e 2006). E’ vincitore di prestigiosi premi di giornalismo, fra i quali Ischia, Fregene, Frajese, Val di Sole, Barocco.

Entrata libera fino a esaurimento posti.  

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