rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
life Vernole

Cesine, continua la battaglia per la pulizia. Casili: "Ci sono anche pesticidi"

La battaglia di Cristian Casili non si ferma. L'agronomo di Nardò, asceso al consiglio regionale con il Movimento 5 stelle, riporta avanti l'idea già avanzata di recente di investire qualche migliaio di euro da dare a gruppi di giovani per ripulire la costa della riserva, piena di immondizia

VERNOLE – Spazzatura accatastata. Plastica soffocante. Residui di ogni oggetto esistente. Persino sostanze tossiche. E la battaglia di Cristian Casili non si ferma. L’agronomo di Nardò, asceso al consiglio regionale con il Movimento 5 stelle, nei giorni scorsi ha denunciato la presenza di una grossa discarica a cielo aperto sul litorale adriatico, in prossimità dell’oasi protetta delle Cesine.

Decine e decine di rifiuti, trasportati dalle mareggiate, attendono ancora di essere rimossi. L'esatto contrario di quello che ci si aspetterebbe di trovare passeggiando in una riserva naturale. Teoricamente, un luogo incontaminato. Ma siccome il mare è la più grande pattumiera del pianeta, le coste ne fanno inevitabilmente le spese. Il guaio è che poi nessuno pulisce.

 “Occorre immediatamente ripulire i litorali delle Cesine – dichiara - dove oggi è presente qualsiasi tipo di rifiuto”. Il consigliere penta stellato, che è anche vicepresidente della Commissione ambiente in Regione Puglia  fa sapere di aver rinvenuto nel corso dell’ultimo sopralluogo “anche bottiglie di pesticidi con all'interno ancora residui di prodotto tossico”.

“Sappiamo che il problema sono le mareggiate stagionali che ci restituiscono qualsiasi oggetto di una società che non ha ancora compreso che occorre recuperare e riutilizzare tutto – prosegue Casili - allo stesso tempo occorre essere pragmatici e curare questi luoghi”. Le Cesine sono una Riserva naturale dello Stato, sito di importanza comunitaria e zona a protezione speciale. Un paradosso questo pungno nell'occhio rispetto a così altisonanti qualifiche. 

Casili rispolvera dunque l’idea già avanzata di recente. “Ogni anno, si spendono e spesso si sprecano milioni di euro nella manutenzione e cura del territorio: bene, in questo caso servirebbero poche migliaia di euro che stagionalmente potrebbero essere impiegati, dopo le mareggiate invernali, e affidati direttamente a gruppi di giovani che garantirebbero la salvaguardia degli ecosistemi marini e costieri di un'area biologicamente e paesaggisticamente importante come questa”. Per il momento resta una proposta. Si riuscirà a portarla avanti? Intanto, nella riserva naturale giace di tutto e di più.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cesine, continua la battaglia per la pulizia. Casili: "Ci sono anche pesticidi"

LeccePrima è in caricamento