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Gli agronomi sono al verde: “tagliati” 25,6 milioni di euro alle società agricole

“Senza credito non c’è futuro”, dice il presidente dell'Ordine, Rosario Centonze. Meno finanziamenti e la discesa dello spread non ha portato benefici

“Senza credito non c’è futuro per l’agricoltura”. A parlare è Rosario Centonze, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Lecce. La denuncia è forte: nel Salento continuano a diminuire i finanziamenti alle aziende agricole. E uscire dalla recessione diventa un’impresa.

Sul fronte del credito sono stati “tagliati” 25,6 milioni di euro alle società agricole della provincia di Lecce. Il tasso negativo si attesa al 28 per cento, rispetto al primo trimestre del 2012, quando i prestiti erogati raggiunsero l’ammontare più elevato di 91 milioni 861mila euro.

Le nuove operazioni approvate dalle banche, poi, non sarebbero sufficienti a compensare i prestiti in scadenza. Risultato: una costante erosione dello stock dei finanziamenti.

Il totale degli impieghi a favore dell’agricoltura salentina è sceso a 66 milioni 212mila euro, di cui 48 milioni 442mila per investimenti in costruzioni rurali (principalmente per ristrutturazioni ed ammodernamenti); 15 milioni 734mila euro per l’acquisto di macchinari, attrezzature, mezzi di trasporto e di produzione; 2 milioni 36mila euro per compare fabbricati rurali. I dati, in questo caso, sono stati elaborati dall’Osservatorio economico, diretto da Davide Stasi.

“Queste elaborazioni – commenta Centonze – dimostrano che persistono ancora grosse difficoltà nell’accesso al credito, soprattutto da parte delle micro, piccole e medie imprese agricole. Tant’è che, nel Salento, la “fetta” più cospicua dei finanziamenti è concessa alle poche imprese con più di venti addetti, mentre meno di un terzo a quelle di minori dimensioni. Questo significa penalizzare gravemente il nostro tessuto imprenditoriale”.

Il tasso di riferimento per il credito agrario si attesta al 2,23 per cento, tuttavia neppure la discesa dello spread italiano e il taglio al costo del denaro operato dalla Bce hanno garantito benefici al comparto agricolo. Le aziende, infatti, continuano a pagare alti interessi pur di dar corso a nuove linee di credito che non sempre riescono ad ottenere. Insomma, gli agronomi sono al verde. 

La tabella del credito (scarica in Pdf).

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