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La proposta: "Contro la Xylella creare nel Salento un parco sperimentale"

Il progetto scientifico ha già anche un titolo: "Un Getsemani in Salento". Lo propone il comitato Voce dell'Ulivo, che chiede aiuto alle istituzioni. Accorperebbe le mille e 500 varietà esistenti al mondo. Servirebbe per sperimentare cure, saggiare le resistenze, ma anche attirare visitatori

LECCE - Creare in provincia di Lecce un Parco scientifico con le mille e 500 varietà di olivo esistenti al mondo presenti nelle collezioni mondiali di germoplasma. Questa la proposta del comitato spontaneo Voce dell’Ulivo, nato a Racale nei mesi scorsi e che accorpa molti frantoiani, cooperative e operatori in generale di tutto il Salento, colpiti in prima persona dal problema della Xylella. Il progetto scientifico ha già anche un titolo: “Un Getsemani in Salento”.

Un progetto davvero interessante, considerando scopi principali e secondari di una tale opera. Secondo il comitato, infatti, “diventerebbe il campo sperimentale più grande al mondo, a disposizione della scienza, per testare la tolleranza di tutte le varietà di ulivo a Xylella, e sperimentarne le eventuali cure”. E a tale proposito, aggiungono: “In questo parco risulta fondamentale la messa a dimora anche di tutti i cloni delle nostre varietà autoctone, Cellina di Nardò e Ogliarola leccese, al fine di riscontrane l'eventuale tolleranza al batterio di qualcuno di questi”.

Voce dell'Ulivo propone la realizzazione di un parco delle biodiversità unico al mondo, dunque, che possa essere visitabile da tutti e al servizio dell'olivicoltura mondiale, tale da garantire il futuro olivicolo anche agli altri Paesi. Insomma, sarebbe anche un'attrazione, un modo per promuovere la conoscenza dei patriarchi della terra, uno dei simboli della Puglia e del Salento in particolare. 

 “Questo è un atto d'amore verso l'albero di ulivo che il Salento ha il dovere di compiere - dicono i promotori del progetto - e che gli consentirà da vittima di diventare protagonista della nascita di una speranza per l'olivicoltura mondiale”. A tale proposito, il comitato dei produttori chiede la disponibilità, della Provincia di Lecce, rivolgendosi direttamente al presidente Antonio Gabellone, ma anche alla Regione e a Marina Barba, coordinatrice del Comitato tecnico scientifico nazionale, di sedersi attorno a un tavolo per valutare l'idea.

Il parco delle biodiversità è un'idea che stiamo coltivando da tempo e che sta trovando il favore di molti, come produttori nella zona di Gallipoli propensi a mettere a disposizione i propri terreni o agricoltori esteri pronti ad investire in questo progetto pur di dare una speranza in più al loro territorio, semmai un giorno dovesse essere attaccato dal batterio killer”, chiarisce il comitato.
"Questo – dicono i promotori - è il primo progetto che nasce sotto il segno della Voce dell'Ulivo - alleanza di produttori, che rappresenta la nuova veste giuridica del Comitato e che nasce oggi lunedì 20 aprile 2015”.  

“Lo scopo di tutto ciò – concludono - sta nella determinazione di voler combattere, da protagonisti ed in prima linea, questa guerra contro il batterio killer che sta distruggendo i nostri ulivi”.

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