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Martedì, 23 Aprile 2024
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L’8xmille nella diocesi di Lecce: anche a sud la campagna “Chiedilo a loro”

Come ogni anno, i fondi devoluti dai contribuenti alla Chiesa cattolica saranno investiti soprattutto per le attività sociali: nel capoluogo salentino, soprattutto senzatetto e migranti

Crescono i nuovi poveri ma, fortunatamente, la Chiesa cattolica attrezza la sua mastodontica macchina della solidarietà. In quest’ottica la Cei, la Conferenza episcopale italiana, ha dato vita alla campagna “Chiedilo a loro”, che ha coinvolto intere comunità nelle città dello Stivale.

L’iniziativa, da nord a sud, non poteva che toccare anche Lecce, così come Napoli, Brescia, Bologna e tanti altri capoluoghi italiani. 
La cifra che i contribuenti fanno pervenire alla Chiesa leccese, tramite l’8xmille dei propri redditi dichiarati nel 2015 è di 647.421,00 euro per le iniziative di carità, cifra alla quale si accostano altri fondi per ulteriori destinazioni.

E’ soprattutto nel settore sociale che saranno convogliati la maggior parte dei soldi, in attività che non destano tanto scalpore ma che grazie al lavoro di volontari e operatori e al contributo della campagna “Chiedilo a loro”, hanno potuto restituire dignità a circa i 1500 cittadini che, solo negli ultimi mesi, si sono rivolti alla Caritas per mangiare e vestirsi.

La campagna di sensibilizzazione “Chiedilo a loro”, è stata promossa su tutto lo Stivale per raccontare come vengono impiegati quei soldi. Per fornire testimonianze, concrete e tangibili, di coloro che hanno usufruito di quelle somme per risalire la china, per riassaporare umanità. Riflettori puntati sulle storie, quelle vere, dunque.

La Casa della carità, finanziata in larga parte con i fondi dell’8xmille, offre posti letto e docce a coloro che ne hanno bisogno. Include anche l’Emporio della solidarietà, per la donazione di pacchi alimentari a famiglie italiane e straniere. Ma non è tutto. Per la campagna “Chiedilo a loro” promossa dalla Chiesa, bisognerebbe ascoltare tutti coloro che hanno potuto contare sull’assistenza legale, medica e psicologica, oltre dei punti ristoro organizzati in città dalla Caritas. A Lecce, a partire dal mese di ottobre del 2016, è stato persino sottoscritto un protocollo fra la Curia e il carcere: quei fondi, dunque, saranno anche utilizzati per assistere i detenuti non soltanto dal punto di vista spirituale, ma anche farmaceutico e igienico-sanitario.

Tra i “loro” della campagna di sensibilizzazione, inoltre, vi sono anche i migranti che, nel capoluogo salentino, possono usufruire dell’apposito Ufficio diocesano “Migrantes”, in Piazza Partigiani. E’ un miracolo, il caso di dirlo, che con quella somma si riesca a tenere in piedi una macchina della solidarietà tanto capillare in città. Ma il sociale, per quanto la fetta principale della destinazione fondi, non è l’unica. L’edilizia ecclesiastica resta, infatti, uno dei settori con il più alto contributo proveniente dall’8xmille. Le novità a Lecce? Una nuova chiesa, intitolata a “San Pio di Pietrelcina”, nel rione Casermette e la realizzazione di locali per le attività ricreative a Borgo San Nicola, dove i vandali, lo scorso anno, distrussero alcuni prefabbricati utilizzati a mo’ di oratorio dai ragazzi del luogo.  

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