rotate-mobile
mobilità Nardò

Mellone prova la volata, a caccia dei fondi per la mobilità sostenibile

Varato un progetto per raccordare i percorsi nel centro urbano e lungo il litorale per 15 chilometri. In corsa Por-Fesr 2014-2020

NARDO’ – L’amministrazione comunale di Nardò prova la volata verso il traguardo della mobilità sostenibile e della rivoluzione green puntando non solo nel recupero delle aree verdi, allo scarico zero dei reflui in mare, ma anche su una nuova rete di piste ciclabili. Mentre in consiglio comunale la prossima settimana si darà avvio all’iter per l’abbattimento della struttura, mai completata, del nuovo edificio comunale di via Incoronata dove, in sostituzione, sorgerà nel prossimo futuro un nuovo parco pubblico, il Comune ha già predisposto un nuovo progetto per partecipare all’avviso pubblico regionale per la realizzazione di percorsi ciclabili o ciclo pedonali finanziabili tramite le misure specifiche dei fondi Por-Fesr 2014-2020.

Si tratta di una rete progettuale, per una spesa di 1 milione e 420 mila euro, che prende il nome di “Ciclonardò”, realizzata dai tecnici Cosimo Pellegrino e Vincenzo De Tuglie, sulla base di una analisi della mobilità territoriale compiuta da Francesca Cofano e Cosimo Chiffi, attraverso la quale l’amministrazione comunale del sindaco Pippi Mellone punta a realizzare interventi di infrastrutturazione ciclabile e azioni di accompagnamento in favore della mobilità ciclistica. Un modello che è stato armonizzato con la rete cicloturistica del Comune di Nardò avviata già con la predente amministrazione Risi del 2013, nell’ambito del progetto europeo transfrontaliero TurGrate2, e successivamente aggiornata e integrata dagli uffici comunali nello schema generale della rete ciclabile locale. Rispetto a quella programmazione il Comune ha finora realizzato solo un primo tratto di pista ciclabile di circa un chilometro lungo il viale Caduti di Nassirya.

Con il nuovo progetto integrato di Ciclonardò invece sono previsti nello specifico interventi, oggetto di candidatura a finanziamento, che interesseranno il territorio di Nardò dal contesto urbano sino al tratto costiero, articolandosi in cinque tratti principali e prevedendo complessivamente una relazione ciclabile continua di 14 chilometri e 400 metri, comprensiva del tratto già realizzato e del ripristino funzionale di oltre cinque chilometri dell’antica via Sallentina. Il primo tratto è previsto su un percorso ciclabile che connetterà la stazione ferroviaria di Nardò Città con la nuova sede comunale di via Falcone e Borsellino e con l’ingresso al centro storico da piazza Osanna.

Manifesto_Ciclonardò-small-2Qui il percorso si innesterà su un’area a ciclabilità e pedonalità diffusa garantita dalla Ztl dell’area monumentale (area pedonale con accesso consentito solo ai residenti controllato attraverso dissuasori mobili) con l’attraversamento del cuore cittadino di piazza Salandra. Un terzo tratto ciclabile percorrerà l’intera lunghezza di via XXV Luglio, dalla rotatoria di piazza Diaz (la piazza che ha ospitato recentemente il tour di Battiti Live) fino all’ex ospedale, per proseguire lungo l’asse commerciale di via Bonfante e le vie Marinai d’Italia e corso Italia per connettersi alla pista ciclabile già esistente di viale Caduti di Nassirya (in zona Pagani). Il quarto tratto è rappresentato dalla connessione con la strada litoranea e il parco naturale regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano lungo la viabilità esistente a basso traffico (via Masserei, strada La Riggia e via Croce dell’Alto). Il quinto tratto, infine, incrocerà il tratto precedente in località Cenate (via Taverna), procede in direzione nord fino alla Masseria Nucci e prevede il ripristino funzionale a fini cicloescursionistici dell’antico tracciato della via Sallentina.

“Siamo al lavoro su un mosaico profondamente ambizioso che ci restituirà una città decisamente più green” spiega il sindaco Pippi Mellone, “da scarico zero alle piste ciclabili, dalle energie rinnovabili agli orti sociali e ai parchi. Questo, in particolare, è un progetto bellissimo con il quale forniamo strada e strumenti a chi vuole rivoluzionare il proprio modo di spostarsi e che cambierà il volto della mobilità in città. Come accade nelle realtà più belle e nei centri delle stesse dimensioni del nostro ormai in tutti i Paese europei, una fetta sempre più larga degli spostamenti quotidiani avviene in bicicletta, con un sostanziale contributo al miglioramento della salute delle persone e della qualità dell’aria dei contesti urbani. È la sfida più intrigante che vogliamo vincere”.

L’obiettivo primario del progetto di Ciclonardò, una volta completato, sarà quello di creare un primo corridoio ciclabile utile a drenare quote consistenti di traffico motorizzato verso gli spostamenti in bicicletta in particolare con riferimento agli spostamenti giornalieri casa-lavoro o casa-scuola, ma al tempo stesso facendo coincidere l’itinerario ciclabile proposto anche con l’itinerario ciclabile nazionale/regionale della ciclovia dei Tre Mari e dunque fruibile anche rispetto alla motivazione di spostamento per svago ed in particolare in favore del cicloturismo e della mobilità lenta. Rispetto a quest’ultimo aspetto la proposta contiene anche degli interventi minimi di ripristino e nuova fruibilità escursionistica ciclopedonale dell’antico tracciato della via Sallentina nel territorio di Nardò oltre ad incrociare la ciclovia dell’acquedotto pugliese in corso di realizzazione.

Qui in allegato la Tavola Ciclonardò

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mellone prova la volata, a caccia dei fondi per la mobilità sostenibile

LeccePrima è in caricamento