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Martedì, 23 Aprile 2024
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Referendum anti traffico, nuove proposte: tra queste il bus a chiamata

Numerose le soluzioni avanzate per un "restyling" del piano traffico cittadino. All'interno dell'articolo, l'allegato contenente le novità

LECCE -  Se nelle altre città d’arte italiane si fa, non si capisce perché a Lecce il centro storico stenta ad essere off limits alle auto 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Dato impressionate, poi, è che tre leccesi su quattro avrebbero un’auto che utilizzerebbero per fare la scappatella in centro città, grande come nemmeno un quartiere romano.  Come se ne esce? Si corre alla consultazione popolare. Attraverso un referendum propositivo con il quale chiedere ai leccesi se sono d’accordo a chiudere definitivamente la ZTL ai mezzi (escluso i residenti) e mandare in soffitta l’attuale piano Mobilità, che prevede l’accesso agli automobilisti nella città vecchia escluso la domenica e la notte.

La raccolta delle firme per il raggiungimento del quorum, come previsto dallo Statuto comunale, promossa da una quindicina di associazioni, viaggia spedita e l’idea emersa nella conferenza stampa di oggi, tenuta presso la sede della Uisp di Lecce, è quella di fare coincidere il referendum di “casa nostra” con il referendum costituzionale di ottobre. Sono ancora proposte, certo, ma la strada è ormai delineata. Ammesso sempre che le tremila firme necessarie per rendere il referendum fattibile, di cui già 2mila raccolte in poco più di 40 giorni,  si ottengano entro i prossimi due mesi. Gli organizzatori sono ottimisti e non si limitano solo a promuovere il referendum, una novità inaudita per Lecce, avara com’è di espressioni popolari se si esclude il voto amministrativo, ma si sono dati da fare per proposte concrete di mobilità alternative alle auto (in allegato).

Il comitato “Decidi tu”, infatti, non si limita alla sola proposta referendaria, ma ha già pronte una serie di soluzioni per una nuova viabilità che andranno a sostenere l’eventuale chiusura della ZTL h 24. Scopo dell’incontro con la stampa nella sede della Uisp, è stato proprio quello di suggerire in che modo potrebbe essere rivoluzionato l’attuale piano, ai più ormai obsoleto per un città divenuta negli ultimi anni turistica per tutte le stagioni. “Siamo giusto a metà dei tre mesi stabiliti per la raccolta delle 3mila firme necessarie per il referendum propositivo, ma in realtà siamo ben oltre la metà del guado, perché già 2mila leccesi hanno sottoscritto la richiesta del referendum - ha spiegato Gianfranco Galluccio, presidente territoriale della Uisp.  “Oltre che dare numeri vogliamo però – ha aggiunto - dare una risposta alle domande che i cittadini hanno posto  mentre firmavano per il referendum.”

Le novità del piano

E così Paolo Vannelli, di professione ingegnere,  spiegato come sia possibile anche a Lecce abbattere il traffico automobilistico avendo a disposizione un trasporto pubblico efficiente e una rete ciclabile adeguata:  “Per raggiungere il centro in breve tempo con i mezzi pubblici occorre semplificare la rete urbana riducendo il numero di linee e privilegiando percorsi più brevi, diretti e a doppio senso e prevedere collegamenti con parcheggi di scambio alla periferia della città. Si deve aumentare la frequenza e considerare anche la sera come fascia oraria di punta, soprattutto nel periodo di estivo. E’ possibile pure aggiungere un servizio a chiamata e, all’interno della ZTL attivare un servizio di minibus elettrici per le categorie svantaggiate.”

Per quanto riguarda la mobilità in bicicletta si è poi parlato di uno studio di Legambiente che sottolinea come, per avere una città amica della bicicletta, non servono tanto le corsie protette quanto la riduzione e moderazione del traffico motorizzato e la riduzione della sosta su strada. Uso delle corsie ora riservate al trasporto pubblico,

Sono intervenuti anche Ernesto Mola e Gianni Tommasi, in rappresentanza del Forum La salute in tutte le Politiche, Alessandro Presicce per Adoc e Massimo Di Giulio per Fiab-Cicloamici. “Dobbiamo vincere quella sorta di rassegnazione, ancora diffusa – hanno ribadito in coro - secondo la quale a Lecce è impossibile mettere in atto le soluzioni già sperimentate in altre città. Per questo vogliamo far capire che, se c’è la volontà da parte dell’amministrazione comunale, si possono fare tante cose in favore della città e dei cittadini leccesi.”

Dal canto suo Erneso Mola, membro del comitato “Decidi tu”, ha affermato: “L’obiettivo è il referendum il prossimo autunno. Lo Statuto del Comune di Lecce prevede già il referendum propositivo e nello specifico noi intendiamo estendere alle 24 ore il traffico limitato. Oggi solo la domenica e durante la notte non si può entrare nel centro storico, residenti a parte – ha aggiunto - e questo presuppone la messa in atto di servizi e iniziative che consentano ai cittadini di raggiungere facilmente la città vecchia. Intanto siamo già a metà del guado dopo  un mese e mezzo dall’inizio della campagna e un mese e mezzo abbiamo ancora per raccogliere le firme, che oggi sono circa 2mila, un risultato che va oltre le nostre aspettative. Chi ha firmato lo ha fatto con entusiasmo, e ci ringraziamo per avere proposto questa iniziativa.  Ci sono città come Padova, Torino, Lucca, Siena, città d’arte che con i loro centri storici chiusi al traffico e un trasporto pubblico efficiente, piste ciclabili, aree pedonalizzate – ha concluso Mola -  rendono alta la qualità della vita ai loro abitanti. Non si capisce perché Lecce deve essere esclusa da questo processo di crescita”.

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