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Antenne 5G, salgono a nove i Comuni del Tacco che ne vietano l’installazione

Nuove ordinanze sottoscritte, nelle ultime ore, da altri sindaci della provincia. Si aggiungono anche Alezio, Galatone, Nociglia e Ruffano

LECCE – Sale a nove il numero delle amministrazioni comunali del Salento che si sono dichiarate contrarie all’installazione e alla sperimentazione del 5G, cosiddetto “Internet delle cose”. Andrea Barone, il sindaco di Alezio, Flavio Filoni per Galatone, Massimo Martella a Nociglia e Antonio Rocco Cavallo a Ruffano hanno infatti scelto di inibire il potenziamento delle antenne sull’area comunale, per non aggravare l’esposizione dei propri cittadini ai campi elettromagnetici. 

Altri cinque primi cittadini, quelli di Racale, Morciano di Leuca, Parabita, Aradeo e Neviano si erano già detti contrari all’installazione di nuove antenne nei propri territori di competenza. Nove, dunque, quelli che fino ad ora hanno aderito all’appello lanciato dall’Isde sezione Lecce, l’associazione dei medici per l’ambiente, assieme ad Apple (Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog), Associazione italiana elettrosensibili, Comitato Lecce Via Cavo e Comitato salute e ambiente Lecce e provincia.

Tutte le ordinanze emesse dalle varie amministrazioni locali, così come nelle altre centinaia nel resto d’Italia, si sono rifatte al cosiddetto “Principio di precauzione”, sancito dalla Comunità europea. Si tratta di prevenire, appunto, i rischi sanitari ed ecosistemici dovuti all’installazione di migliaia di nuove antenne, fino alla conclusione di studi scientifici ed evidenze sanitarie. L'eccessiva esposizione alle radiofrequenze, fin qui, ha quasi sempre mostrato la conseguente compromissione della salute umana, provocando malattie neurodegenerative, cancro, elettrosensibilità, alterazioni del sistema immunitario e sterilità.

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