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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

"Affidamenti illegittimi dei lavori": Confartigianato denuncia il caso al prefetto

L'associazione segnala una "prassi diffusa": molti Comuni avrebbero assegnato lavori di posa in opera di split a pompa di calore ad imprese che non possono operare

LECCE – Confartigianato imprese è sul piede di guerra: “L’affidamento, da parte di alcuni Comuni salentini, dei lavori di fornitura e posa in opera di split a pompa di calore è illegittimo”.

La denuncia è forte, ed arriva dal presidente della categoria Impianti dell’associazione di Lecce, Antonio Mancarella, che ha voluto investire del problema anche il prefetto Claudio Palomba. Nella nota indirizzata a lui si chiede infatti la convocazione di un incontro urgente, “al fine di concordare gli interventi più idonei a monitorare l’azione delle amministrazioni appaltanti che devono attenersi al rispetto delle norme”.

Confartigianato, infatti, ha accertato l'esistenza di alcuni affidamenti illegittimi dei quali chiede la revoca e, pertanto, ha inviato la medesima nota ad alcuni Comuni salentini.

Le norme esistono e l’associazione ricorda che è necessario rispettarle: con l’articolo 13 del decreto 43 del 2012 del presidente della Repubblica, infatti, è stato istituito il registro telematico nazionale delle imprese che possono operare su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore contenenti gas fluorurati ad effetto serra.

Per ottenere l’iscrizione nell’apposito registro, le imprese del settore quindi devono ottenere apposita certificazione. Il rilascio dei documenti è poi subordinato alla frequenza di un corso di formazione e, per le imprese, alla verifica dell’idoneità tecnica della strumentazione.

La mancata iscrizione ha una conseguenza importante: l’impresa non può operare. Confartigianato Imprese Lecce, con una nota inviata ai Comuni il 7 agosto 2014, ha invitato tutte le amministrazioni della provincia ad attenersi a tali disposizioni.

Non si parlerebbe neppure di sporadici casi isolati: “Sono pervenute segnalazioni da parte degli associati di Confartigianato che fanno ritenere che tale illegittima prassi sia diffusa in provincia di Lecce”, puntualizzano i rappresentanti di Confartigianato.  “E’ evidente – commenta il rappresentante di categoria – la violazione della par condicio tra le imprese del settore, in quanto quelle che, correttamente, sopportano i costi per ottenere e mantenere l’iscrizione nel registro, non possono competere con quelle che non risultano in regola”.

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