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Verso il ballottaggio: Giliberti, ricomincia dalla 167 il giro dei quartieri

Il candidato del centrodestra definisce il programma di incontri. Delli Noci lo attacca: "Poteri forti alle spalle"

LECCE – Costretto al tempo supplementare del ballottaggio, il centrodestra ha definito gli appuntamenti pubblici degli ultimi cinque giorni della campagna elettorale che si chiuderà venerdì sera.

Mauro Giliberti, il candidato che si è fermato al 45,3 per cento, sarà domattina alle 9.30 in piazza Napoli (nei pressi del mercato bisettimanale), alle 11 si sposterà alle 167 e alle 12.30 in piazza dei Partigiani, mentre nel pomeriggio alle Officine Cantelmo, alle 18.30, è in programma un confronto con Carlo Salvemini, il candidato che ha ottenuto il 29 per cento.

“In tutti questi mesi – ha spiegato Giliberti - non ci siamo fermati un istante e continueremo a lavorare incessantemente fino all'ultimo giorno. Il mio comitato elettorale, a cui non a caso ho voluto simbolicamente attribuire il nome di Porto Mauro, ha davvero rappresentato per centinaia di leccesi un porto sicuro, un luogo di incontro e di confronto sui veri problemi della città, al di fuori di ogni retorica. Abbiamo ascoltato i cittadini, conosciuto storie, incontrato volti, condiviso emozioni. Siamo ritornati con ancora più convinzione in tutti i quartieri di Lecce, dal centro storico alle periferie e alle marine, per toccare con mano le esigenze di ogni singola area e far conoscere ai residenti il nostro programma, in vista della chiamata alle urne del 25 giugno. Sono i contenuti l’unico vero fulcro della nostra campagna elettorale”.

Intanto non sta certo a guardare Alessandro Delli Noci, che ieri ha sancito un patto politico ufficiale con Salvemini: al primo turno ha ottenuto il 16,9 per cento e in queste ora sta mettendo in piedi, con i candidati delle liste civiche che lo hanno sostenuto, il movimento “Visioni da Sud”.

“Non è più tempo di decidere le sorti di Lecce e dei leccesi attorno ad un tavolo e tra pochi eletti - ha commentato Delli Noci -. E a questo proposito voglio dire a Mauro Giliberti, che dice di aver cercato un confronto con me, che siamo uomini maturi e che il confronto non si cerca tramite intermediari e nel chiuso delle stanze ma direttamente e alla luce del sole come abbiamo fatto io e Carlo Salvemini. Non è più tempo della politica che si fa nei palazzi, caro Mauro, è tempo della politica con i cittadini e per i cittadini. È tempo di fare quello che io e Carlo Salvemini abbiamo fatto in questi mesi separatamente e ora insieme: incontrare le persone, ascoltarle e farci portavoce dei loro bisogni, senza poteri forti alle spalle ma forti solo della nostra onestà e della certezza che è tempo di voltare pagina. Mettere insieme due progetti complementari, questo abbiamo fatto con coerenza, chiarezza e senso di responsabilità”.

Rispetto a Delli Noci, infine, è intervenuto anche Giuseppe Fornari, promotore della lista “Una buona storia per Lecce”, citato dal centrodestra come uno dei detrattori della prima ora dell’ex assessore: “Il 17 gennaio, 5 mesi fa dunque, esprimevo un mio giudizio severo (parlavo di trasformismo politico) su quanti di centrosinistra spingevano perché Alessandro Delli Noci fosse il candidato sindaco del centrosinistra. Ero fortemente contrario allora e non ho cambiato idea. Avevo espresso parole lusinghiere (e anche di apprezzamento personale) ad Alessandro Delli Noci ma ritenevo il suo percorso di distacco dalla giunta Perrone troppo recente per poter essere lui stesso sintesi di una intera coalizione alternativa alla giunta uscente”.

“Sono orgoglioso di essere riuscito a contribuire – ha aggiunto Fornari - ad arrivare a quel risultato perché, lo ripeto per l'ennesima volta, ero e sono convinto che Carlo sia il miglior sindaco che Lecce possa avere. Oggi l'apparentamento con Alessandro Delli Noci nasce come conseguenza del voto, sotto il segno di un obiettivo dichiarato, alla luce del sole e senza nessun secondo fine se non quello di consegnare alla città un'ipotesi di cambiamento. Un accordo politico che in tanti riteniamo indispensabile per Lecce e che non scalfisce e non ha nulla a che vedere con la mia presa di posizione di allora”.

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