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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Alba Service è salva. Via libera al concordato ed ai servizi per la Provincia

L'ente ha ottenuto un parere positivo rispetto alla ristrutturazione del debito, i servizi potrebbero ripartire a fine mese. In bilico rimane la posizione delle assistenti sociali

LECCE - Via libera alla ripresa delle attività di Alba Service. Il 29 dicembre i dipendenti della società partecipata dalla Provincia di Lecce dovrebbero tornare ad occuparsi dei servizi essenziali, come la manutenzione delle scuole e delle strade.

Una notizia a dir poco splendida per i 104 lavoratori che, nell’attesa di sbrogliare la matassa della vertenza, hanno potuto contare solo sul sussidio della cassa integrazione in deroga. La società è salva in virtù del concordato preventivo ottenuto nella giornata di ieri, 19 dicembre.

“Siamo riusciti ad ottenere un parere positivo rispetto alla ristrutturazione del debito di 4 classi su 7 e di oltre il 52 percento dei creditori – ha spiegato il numero uno di Palazzo dei Celestini, Stefano Minerva -. Contiamo, anche grazie a successivi passaggi del tribunale, di poter liquidare i creditori, a partire dai lavoratori, già dai prossimi mesi”.

Il piano di rilancio aziendale, messo a punto dall’ente insieme alla Regione Puglia, dovrebbe bastare a garantire la continuità lavorativa per i dipendenti, in virtù di nuovi affidamenti e di una convenzione siglata insieme all’azienda sanitaria locale.

“Ieri è passato il concordato grazie anche all’impegno profuso dalla Regione Puglia ed in particolare dall’assessore Leo che sentiamo di dover ringraziare - ha aggiunto Giuseppe Mancarella, segretario di Cobas Lecce -. La società potrà ripartire grazie al milione e 300 mila euro garantito dal governo di via Capruzzi cui aggiungere un altro milione e 800 mila euro erogato dalla Provincia di Lecce”.

Il sindacalista ha spiegato che rimangono in sospeso i lavori da svolgere in convenzione con la Asl, per forza di cose. Mancando infatti il direttore generale di via Miglietta, il timone è passato nelle mani del commissario straordinario che per 45 giorni è chiamato ad occuparsi esclusivamente delle attività di ordinaria amministrazione.

In bilico c’è poi la posizione delle 30 assistenti sociali che lavoravano per Alba Service, metà delle quali proseguono con contratti a tempo indeterminato mentre la restante è destinataria del sussidio di cassa integrazione.

Un altro punto interrogativo campeggia infine sul servizio di pulizia dei centri dell’impiego che sono ora gestiti dalla Regione Puglia. “In questo clima di caos è difficile ottenere risposte definitive ma intanto stiamo cercando di inquadrare il futuro lavorativo delle assistenti sociali”, ha precisato Mancarella.

Per parte sua il presidente Minerva ha assicurato il massimo impegno affinché “la società possa tornare a operare a pieno regime".

Le reazioni di Cgil e Uil: “I posti non sono tutti salvi”

I segretari di Filcams Cgil Lecce e Uiltucs Uil, Mirko Moscaggiuri e Antonella Perrone, smentiscono Minerva: “Ci dispiace contraddire il presidente: l’approvazione da parte del Tribunale fallimentare del concordato preventivo con continuità aziendale non garantisce l’occupazione a tutti i 104 dipendenti”.

Resta infatti il nodo dei 29 assistenti sociali: proprio oggi, come si diceva, si è conclusa la procedura per i lavoratori che vedranno recapitarsi la lettera di licenziamento il prossimo 29 dicembre.

“I vari impegni istituzionali presi nel corso degli ultimi due anni da Regione, Provincia e Asl di Lecce al fine di salvaguardare questi posti di lavoro non hanno ancora trovato riscontro”, ammoniscono i segretari.

Intanto il prossimo 27 dicembre alle ore 12 a Bari, presso la Regione Puglia, è stato convocato un tavolo su Alba Service: “Alla luce della procedura di licenziamento chiusa stamattina, auspichiamo che in tale incontro si trovi una soluzione. Così come speriamo che dopo la ripartenza lavorativa della società sancita dal Tribunale, la Provincia assegni tempestivamente i servizi da rendere ai cittadini e ulteriori risorse utili a migliorare gli stessi servizi”.

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