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Politica Santa Cesarea Terme

Albergo nella casa paterna di Carmelo Bene. Non si arrestano le polemiche

Com'è noto, la dimora di Santa Cesarea, andata all'asta diventerà una struttura ricettiva, mentre la sorella del regista annuncia di voler abbandonare la battaglia per il museo della memoria. Negro interroga il governatore Vendola

SANTA CESAREA TERME - Una vicenda che continua a far discutere in un mare di contraddizioni: la messa all’asta e la vendita di una parte della casa paterna di Carmelo Bene, a Santa Cesarea Terme, trova spazio nelle cronache locali, nonostante la sorella, Maria Luisa, alle agenzie di stampa abbia già reso noto la volontà di abbandonare l’abitazione ad ottobre e di non rivolgere appelli a nessuno, in particolare al presidente della Regione, Nichi Vendola, che si sarebbe dimostrato finora “persona indegna di stima”.

La dimora in questione, com’è noto dalle cronache, è andata parzialmente all’asta, acquistata per un somma di circa 300mila euro nel febbraio 2012 da due imprenditori del settore turistico, che vorrebbero trasformarla in un piccolo hotel intitolato al compianto regista ed attore. Sono caduti nel vuoto gli appelli alla realizzazione di un museo della memoria dedicato a Carmelo Bene, come per volontà della sorella, che, nella casa, ancora ci abita.

Sulla vicenda, interviene il consigliere regionale dell’Udc, Salvatore Negro, che ha presentato un’interrogazione al presidente Nichi Vendola. Nel testo, si evidenzia come a breve avranno inizio i lavori di restauro della storica abitazione che sarà trasformata in un piccolo hotel che dovrebbe portare il nome del maestro Carmelo Bene: “La vendita dell’immobile ad un privato – scrive Negro - è avvenuta nel silenzio e nell’inerzia delle istituzioni, in particolare della Provincia di Lecce e della Regione Puglia, nonostante gli appelli alla mobilitazione da parte del mondo della cultura e dello spettacolo nazionale”.

Considerata l’importanza culturale e storica dell’abitazione, Negro interroga il governatore, l’assessore ai Beni culturali, Angela Barbanente, chiedendo di sapere come mai l’ente non è intervenuto in tempo per acquisire l’immobile ed evitare che finisse in mani private; il consigliere chiede, inoltre, se sia ancora possibile un intervento della Regione per acquisire al patrimonio pubblico l’abitazione paterna di Carmelo Bene, per destinarla ad uso culturale in modo da perpetrare la memoria del maestro che “ha dato lustro alla nostra regione e al Salento”.

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