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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Furti in pub, ristoranti e abitazioni. In consiglio l'allarme sicurezza

Dopo i colpi messi a segno con particolare frequenza negli esercizi della movida, la giunta studia anche una riorganizzazione della polizia locale

LECCE – Passa anche dalla riorganizzazione del corpo di polizia locale il tentativo di fornire risposte concrete all’allarme sicurezza da delinquenza comune che, nelle ultime settimane, ha colpito a ripetizione i locali pubblici del centro storico con furti andati a segno o sfumati. Nel mirino di malintenzionati sono finiti "La Crianza", "La Torre di Merlino", Il "Quarantacinque", il "Joyce", "Mamma Elvira", lo "Shui".

I consiglieri di maggioranza Massimo Fragola (Andare Oltre), Marco Nuzzaci (Udc), Marco Giannotta (Un’altra Lecce), Marco De Matteis (Sveglia Lecce) in accordo anche con Antonio Finamore (Prima Lecce) hanno sottoposto una domanda di attualità al sindaco, Carlo Salvemini, durante il consiglio comunale di questa mattina.

I componenti della maggioranza, facendo riferimento al patto sulla sicurezza urbana firmato in prefettura a febbraio, hanno chiesto a che punto sia la sua declinazione pratica, proponendo anche un ripristino del servizio del vigile del quartiere: “Certo non è il sindaco che risponde per la giustizia – hanno scritto i firmatari – ma in qualità di amministratori dobbiamo porci nelle condizioni di prevenire determinate situazioni. Dobbiamo scongiurare che questa situazione di instabilità e degrado possa portare cittadini e proprietari dei pub della movida a mollare la presa, a perdere fiducia o, ancora peggio, a ipotizzare di autodeterminarsi a difesa dei propri locali; sono ormai lontani i tempi del far west e crediamo nella certezza del diritto”.

Il sindaco ha risposto rilanciando anche il tema dei furti nelle abitazioni private, parlando di “episodi che spesso hanno meno visibilità, ma che destano comunque allarme sociale nella popolazione”. Per quanto riguarda il patto Salvemini ha detto che si aspetta solo il via libera del ministero dell’Interno e che, al di là di questo provvedimento quadro che prevede un sistema integrato tra forze dell’ordine, istituzioni locali e associazioni di categoria, l’amministrazione comunale sta valutando iniziative autonome e parallele: tra queste una riorganizzazione della polizia locale in modo da determinare una maggiore presenza tra le strade e i leccesi. Si tratta di una idea della cui fattibilità si è iniziato a discutere da qualche giorno e che va declinata tenendo presenti come premessa le risorse umane e materiali disponibili. L’organico di polizia locale, infatti, è composto da un numero di effettivi inferiore a quello previsto per le disposizioni di legge.

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