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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Alloggi popolari, Perrone: "Sanatoria per gli abusivi, ma la Regione non risponde"

Il sindaco: "Più volte ho fatto presente la necessità di una sanatoria a favore degli occupanti abusivi, ma il riscontro é stato sempre negativo". Il prefetto convoca una riunione: per prima cosa si esamineranno i casi di morosità incolpevole

LECCE -  Se il nuovo disegno di legge (numero 21 del 23 dicembre 2013) dà maggiori poteri ai comuni in materia di assegnazione degli alloggi popolari, la Regione Puglia pare non intendere prendere in considerazione la possibilità di una sanatoria per le famiglie che occupano abusivamente gli appartamenti. Che a Lecce, per esempio, sarebbero una ventina, forse più, dato che il numero esatto non s’è mai saputo. Ora il sindaco Paolo Perrone fa sapere che lui ha più volte ha chiesto alla Regione “indulgenza” per quelle famiglie in difficoltà dopo le modifiche apportate dall’assessore regionale Barbarente alla legge di cui sopra, ex numero 54 del 1984. 

“Nessuna risposta la Regione Puglia ha voluto dare alle mie richieste. Dimostrazione lampante ne è il Disegno di Legge numero 21 del 23 dicembre 2013, con il quale l'assessore regionale Angela Barbanente ha apportato delle modifiche alla vecchia legge numero 54 del 1984. La proposta di legge assegna maggiori poteri ai comuni in materia di assegnazione degli alloggi, certo.  

Scrive il primo cittadino in una nota diramata da Palazzo Carafa: “Più volte ho fatto però presente al governo regionale la necessità impellente di introdurre una sanatoria a favore degli occupanti abusivi ‘per necessità’, cittadini cioè che versano in condizioni socio-economiche gravissime e che sono costretti ad occupare abusivamente gli alloggi per dare un tetto alle proprie famiglie. Il riscontro, ovviamente, è stato negativo”. 

Entrando nello specifico, spiega: “ Non prevedendo, il ddl, la regolarizzazione di quei occupanti abusivi che hanno realmente bisogno di una casa, i comuni si troveranno nelle condizioni di dover affrontare l'emergenza abitativa a suon di sfratti proprio nei confronti di queste famiglie. A nulla serve, peraltro, il pannicello caldo dato ai comuni che possono assegnare gli alloggi agli occupanti abusivi per brevi periodi di tempo: questi, scaduti i termini, proprio per effetto della proposta di legge firmata dall'assessore Barbanente saranno di fatto esclusi da qualsiasi graduatoria”.

Ora, se il sindaco Perrone si dimostra preoccupato per i suoi concittadini costretti a procurarsi un tetto in modo abusivo a causa di un futuro abitativo sempre più incerto,  può chiedere al governatore Vendola e alla sua giunta: “E’ questa la politica regionale di assistenza ai bisogni primari del cittadino che tanto propagandano? L’affondo: “Ciò che la Regione dimostra è che non è neppure in grado di recepire le richieste degli enti locali, che altro non rappresentano che le necessità delle comunità pugliesi”. 

Ma sanare gli abusivi non significherebbe anche far slittare lo scorrimento della nuova graduatoria (l'ultima risaliva al 1999), penalizzando gli aventi diritto? Che a Lecce sono oltre mille.

Il prefetto convoca un tavolo tecnico sugli sfratti.

Intanto sulla questione è intervenuto anche il prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, che nei prossimi giorni presiederà una riunione operativa con tutti le parti interessate - sindacati, amministrazioni, associazioni di categoria - per verificare prima di tutto quanti siano i casi di morosità incolpevole in provincia, per i quali quindi può essere avviato un percorso di accompagnamento sociale previsto dalla legge nazionale e regionale nei casi di procedura esecutiva. Inoltre verrà presto insediata la commissione prefettizia prevista da una norma del 1998 per modulare l'intervento della forza pubblica nei casi in cui sia necessario e per valutare ogni singola situazione alla luce delle condizioni socio-economiche.

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