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Analisi del voto: la lealtà degli elettorati premia l'intesa tra Salvemini e Delli Noci

L'accordo politico ha convinto i cittadini che avevano sostenuto i due candidati già al primo turno, quando il nuovo sindaco aveva prevalso in tre sole sezioni

LECCE – L’apparentamento tra Carlo Salvemini e Alessandro Delli Noci ha determinato un ribaltamento pressoché totale del voto, lasciando a Mauro Giliberti i “fortini” del Deledda (piazza Palio dove votano i residenti delle zone 167) dove pure alcune sezioni cambiano di segno, di Villa Convento, del litorale e del Galateo (zona via Adriatica e Borgo San Nicola).

Si tratta di un risultato sorprendente anche nella dimensione del distacco (quasi dieci punti percentuali), alla luce della situazione di partenza. Al primo turno, il candidato del centrodestra era stato il più suffragato in tutti i 18 i plessi (considerando unico quello del Calasso – sede centrale e succursale – e tenendo anche conto del seggio presso l’ospedale), Salvemini l’aveva spuntata solo in tre sezioni su 102.

Al ballottaggio la situazione è radicalmente cambiata grazie all’accordo politico tra secondo e terzo, complice anche un calo dell’affluenza che ha inciso sostanzialmente solo sul risultato di Giliberti, a conferma del venir meno dell’effetto trascinamento da parte delle liste: in poche parole, Giliberti, che già l’11 giugno aveva ricevuto un segnale evidente con quel dato personale di sette punti inferiore al totale delle liste, ha pagato anche lo scollamento delle forze che lo sostenevano (e che molto avevano discusso a ridosso della sua investitura da parte di Raffaele Fitto). 

L’elettorato degli altri due, invece, è stato molto più determinato nel tornare alle urne: pare chiaro come Salvemini abbia trascinato al secondo turno praticamente tutto il suo elettorato mentre Delli Noci è stato appoggiato nella scelta di allearsi con il candidato del centrosinistra da otto elettori su dieci. Questa fedeltà ha garantito la vittoria; su Salvemini sono poi arrivati anche voti dall’elettorato di Luca Ruberti per Lecce Bene Comune (806 voti al primo turno) e qualcosa anche da quello di Fabio Valente del M5S (3341 primo turno) per quanto nessuno dei due avesse dato indicazioni di voto.

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