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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

La destra leccese ironizza sulla maggioranza con un germano reale

Si chiama "Carletto" e richiama la cosiddetta anatra zoppa invocata dal centrodestra per impedire l'attribuzione al sindaco del premio invece riconosciuto dalla commissione elettorale

LECCE – Non per dolo, ma per colpa. L’attribuzione del premio di maggioranza al sindaco Carlo Salvemini, stabilita da una decisione della commissione elettorale ampiamente contestata dal centrodestra, è un “fatto molto grave”, “un rischio per la democrazia”.

Lo hanno sostenuto con forza i dirigenti di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, con il consigliere regionale Saverio Congedo in testa, nel corso di una conferenza stampa durante la quale se da una parte si è voluto sgombrare il campo da qualsiasi argomentazione di tipo ideologico – “le chiacchiere da bar sui giudici di sinistra non ci interessano”, ha detto Giorgio Pala, candidato in consiglio e direttamente interessato dalla vicenda perché primo dei non eletti del suo partito – dall’altra si è voluto rimarcare il presunto vulnus democratico subito dagli elettori leccesi che hanno voluto esprimere una preferenza per il centrodestra al primo turno.

“Insegno ai miei studenti la certezza del diritto - ha detto il responsabile provinciale Pierpaolo Signore, anch’egli candidato in consiglio – e credo che non si possa spingere a tanto la tutela del principio di governabilità a scapito di quello della rappresentatività”. Dal punto di vista di Fdi-An, del resto, la questione è semplice: le liste che sostenevano Mauro Giliberti hanno raggiunto al primo turno un risultato tale (50,7 per cento) da impedire, ai sensi della normativa elettorale, l’assegnazione del premio di maggioranza a Salvemini.

Di diverso avviso l’Ufficio Elettorale Centrale che, al pari di quello dell’Aquila competente per le elezioni di Avezzano, dove a parti invertite (premiando cioè il centrodestra) è stata presa la medesima decisione con gli stessi numeri, ha spiegato che il computo dei voti di lista va rapportato al totale dei voti validi espressi in entrambi i turni e non solo al primo.

Per ironizzare sulla vicenda gli esponenti del partito di destra hanno estratto dal cilindro una sorpresa: un germano reale (specie più comune di anatra), casualmente chiamato “Carletto”, che per alcuni minuti ha scorrazzato nella sala, inseguito da operatori e fotografi, per poi partecipare alla conferenza tra le braccia di Filippo Melchiorre, coordinatore regionale. Il regista della trovata, Michele Giordano (l'unico consigliere eletto), ha tenuto a precisare che l’animale, acquistato da un allevamento di Ostuni, trascorrerà il resto dei suoi giorni in libertà, dopo essere stata consegnata all'Osservatorio faunistico provinciale del Museo Naturale di Calimera in perfetto stato di salute.

(Il video con Carletto)

Ironia a parte è chiaro anche che c'è una questione politica interna allo schieramento oltre che elettorale: il partito di Giorgia Meloni sta serrando le fila per aspirare a giocare un ruolo da protagonista nel centrodestra regionale e cittadino mentre la “corazzata” Direzione Italia si deve guardare anche dal rinnovato dinamismo di Forza Italia.

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