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“Prime piogge, primi danni nell’area mercatale”, il Pd denuncia il progetto

Conferenza di una delegazione del Pd, presso il mercato di via Bari per ribadire i nodi del progetto. "Dopo l'allagamento dell'area, possibili rischi sicurezza per commercianti e fruitori", denuncia la candidata Loredana Capone

 

LECCE - Con la prime gocce di pioggia, sono venuti a galla anche i primi disagi della nuova area mercatale di Lecce, collocata in via Bari. “I danni si contano ancor prima dell’insediamento dei commercianti” ha ironizzato la candidata sindaco alle primarie del Pd, Loredana Capone in riferimento all’avvallamento che si è creato con il mal tempo, “segno di un riempimento fatto evidentemente male”.

Nel progetto dell’amministrazione di Lecce, che ha predisposto il trasferimento della zona destinata al commercio ambulante dallo storico viale dello Stadio, più di qualcosa sembra non sembra essere andata nel verso giusto, “al punto che è stato il progetto iniziale è stato modificato”, ha precisato la delegazione del Partito democratico, intervenuta in loco per una conferenza stampa che ricapitola i nodi di un progetto mal digerito sin dall’inizio.

“Se due gocce possono pregiudicare la sicurezza degli operatori e dei fruitori, è lecito chiedersi che tipo di controlli sia stato fatto sull’area”, ha puntualizzato la Capone, ricordando l’interrogazione a risposta scritta presentata dal consigliere comunale, Antonio Torricelli in cui si richiedeva una verifica tecnica sulle condizioni di agibilità, cui però, non si è dato seguito.

L’incuria e una sistemazione posticcia, affidata all’improvvisazione, per il Pd sono i segni distintivi della nuova destinazione del mercato: un fatto noto, su cui si sono scatenati anche gli operatori che, in 200, hanno presentato ricorso al Tar (l’udienza è prevista il 7 marzo).

IMG_2530-2Prima era il dilemma degli spazi: i 274 stalli progettati, insufficienti a contenere tutti gli operatori, sono stati aumentati a trecento con un allargamento della zona che arriverà ad estendersi lungo l’adiacente via Bari, fino al distributore di benzina. E comunque la metratura a disposizione per i singoli operatori non ha mai soddisfatto alcuno a causa di un paventato rischio di contrazione dei consumi e quindi delle vendite. Poi è stata la volta delle polemiche sulla difficoltà di accesso, manovra e parcheggio dei camion per scaricare le merci.

Per concludere con le ragioni dei residenti, il problema della viabilità e del traffico, in coincidenza con l’orario di uscita della vicinissima scuola. Non che la città non avesse bisogno di una nuova area mercatale, ha voluto precisare il Pd, considerati anche gli annosi disagi igienici che caratterizzavano il vecchio mercato.

“E’ proprio il progetto in sé, a non funzionare. - ha sottolineato Antonio Rotundo, capogruppo d’opposizione a Palazzo Carafa - L’allargamento dell’area ha occupato zone destinate al traffico veicolare, al verde ed utili a diventare metratura per alloggi popolari”. Loredana Capone ha fatto il punto della situazione: bagni pubblici non a norma, rischio di inquinamento acustico, assenza di un piano parcheggi e di un piano regolatore della viabilità”. Il tutto rischierebbe di tradursi “in uno spreco di denaro pubblico di cui, solo la Regione, ha versato 300 mila euro di fondi propri. Per questo chiediamo all’amministrazione comunale di lavorare per bene sul progetto, avvalendosi delle necessarie competenze tecniche”.

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