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Articolo Uno si schiera con Salvemini. Insorge la componente di Frisullo

Dal coordinatore provinciale, Piconese, e da quello cittadino, Melcarne, le ragioni della scelta. Ma l'ex vice presidente della Regione non ci sta

LECCE - La definitiva presa di posizione di Articolo Uno a sostegno a Carlo Salvemini e della coalizione progressista ha creato la reazione di alcuni iscritti che invece si schierano dalla parte di Mario Fiorella, candidato della lista Sinistra Comune.

Contro il coordinatore provinciale, Salvatore Piconese, e quello cittadino, Pierluigi Melcarne, si sono scagliati Sandro Frisullo, ex vice presidente della Regione nella prima giunta Vendola, Irene Strazzeri ed Egidio Zacheo (ex sindaco di Campi Salentina). Il primo è componente dell'assemblea nazionale, gli altri due di quelle regionale e provinciale.

Piconese si era incaricato di chiarire con una nota il senso della scelta maturata al termine di un percorso di avvicinamento alla tornata elettorale piuttosto travagliato: "Il nostro obiettivo, sin dalla nascita, è quello di aprire un cantiere culturale, programmatico, organizzativo, a cui partecipino tutti soggetti, compreso Articolo Uno ed il Pd finalmente liberato dal renzismo, che si riconoscono nella sinistra riformista e di governo e che vogliano organizzare su nuovi temi politici, in netta discontinuità con il passato recente, un soggetto plurale e di massa vicino al movimento del lavoro e dei diritti, e che lotti sempre per la tutela dell'ambiente e per il trionfo della giustizia e dell'uguaglianza. La nostra scelta è chiara. No ad una presenza antagonista e di pura testimonianza, lontana dalla nostra storia e dalla nostra cultura politica. Sì, invece, ad una sinistra riformista e di governo che organizzi l’alternativa democratica alle destre reazionarie e al populismo. Sono le stesse ragioni che ci impediscono di far parte della lista che vede a Lecce Mario Fiorella candidato sindaco". In coerenza con questa premessa Articolo Uno ha inserito una propria esponente, Gabriella Rizzo, in quella del Pd.

Per Frisullo, Strazzeri e Zacheo la decisione comunicata è "singolare e sorprendente giacché in nessuna sede e nessuna assemblea degli iscritti di Lecce ha mai deliberato in questa direzione.Si tratta dunque di una decisione antidemocratica e gravemente lesiva dei diritti, non alienabili, degli iscritti.Un atto di prevaricazione che calpesta le più elementari norme dello statuto. E che, certamente noi non subiremo in silenzio, riservandoci, sin d'ora, ad investire gli organi di garanzia nazionali. Anzi nei ripetuti incontri svoltisi su questo tema si è sempre registrato un orientamento prevalente e maggioritario di dar vita a una lista di sinistra plurale ed inclusiva. Tra i promotori e candidati nella lista Sinistra Comune ci sono donne e uomini iscritti sin dall'inizio ad Articolo Uno e alcuni di loro sono componenti l'assemblea nazionale, regionale e provinciale del partito.L'alternativa sarebbe stata quella di non presentarsi o di collocare  la singola candidatura in qualche altra lista di partito o civica. Una soluzione tra la resa e l'irrilevanza".

Si accenna anche alla possibilità di lasciare il movimento: "Che il coordinatore provinciale di Articolo Uno invece di valorizzare il lavoro svolto e di apprezzare il percorso democratico che abbiamo fatto vivere in decine di incontri, si acconci a posizioni burocratiche e a posture autoritarie spinge tanti di noi a riflettere se vale la pena impegnarsi e a sacrificare il proprio tempo. E' un atteggiamento che nega in radice le ragioni fondative di Articolo Uno;atteggiamento destinato ad allontanare forze ed energie che si erano avvicinate con speranza al nostro movimento"

Alla replica ha fatto seguito una nuova nota di Melcarne. In un primo passaggio il coordinatore cittadino ribadisce le ragioni politiche: "L’obiettivo è l’unità del centrosinistra per dare maggiore peso alla coalizione e non riconsegnare la città nelle mani della destra. Qualcuno ha dimenticato questi mesi i lavori di ogni assemblea cittadina e di ogni coordinamento provinciale sono stati svolti in funzione della candidatura di Carlo Salvemini. Mai in alternativa. In nessuna assemblea è stata deliberata la costituzione di una lista residuale e di pura testimonianza".

In un secondo punto, Melcarne ridimensiona nettamente l'ambito del malcontento: "Coloro che oggi firmano quel comunicato non rappresentano la maggioranza degli iscritti di Articolo Uno, anzi si tratta di un gruppo autoreferenziale che si fa portavoce di persone che non solo non sono iscritte al partito, ma non hanno nemmeno mai militato. Affermo questo con certezza avendo curato personalmente la campagna tesseramento. Non permetto a nessuno di travisare la realtà dei fatti mettendo in dubbio l’onestà con cui si è proceduto".

Il riferimento di Melcarne è a tre della cinque firme (oltre a quelle di Frisullo, Strazzeri e Zacheo) di candidati di Sinistra Comune presentati come iscritti ad Articolo Uno, circostanza che il coordinatore smentisce categoricamente.

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