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Rimessi a nuovo i personaggi del presepe: Guido ringrazia gli artigiani

Dopo aver aderito a un appello lanciato a febbraio scorso dall'allora assessore, in dieci si sono offerti gratuitamente per gli interventi di recupero

LECCE – Le cure degli artigiani leccesi della cartapesta hanno sortito i loro risultati: sedici elementi del presepe natalizio, danneggiati dagli agenti atmosferici nel corso delle esposizioni succedutesi negli anni nell'Anfiteatro Romano, sono stati rimessi a nuovo.

Accogliendo un appello lanciato a febbraio su facebook dall’assessore Andrea Guido, gli artigiani Dante Vincenti (Dan’Art Cartapesta) Gianpaolo Buscicchio (Bottega del Restauro), Carmelo Schipa, i giovani Gabriele D’Aurelio, Gaetano De Pascali e Marina Micelli (allievi del professor Mario Didonfrancesco) Stefania Guarascio (laboratorio Terra, Carta, Fuoco) Rosaria Pallara (Laboratorio Cartapesta) Carmen Rampino e Gigi Baldari (Museo Misteri e Memoria) hanno offerto il loro tempo e le loro competenze per la ricostruzione non solo del vestiario dei personaggi, ma di interi arti o degli stessi volti.

“Maestri, allievi, imprenditori dell’artigianato e amici in genere mi sommersero di offerte – ha commentato Guido ricordando il lancio del suo appello -. A chi più voleva portare il suo contributo all’iniziativa. A chi più mi indicava altri amici disponibili e laboratori volenterosi di poter dare una mano. Fiero di essere leccese anche per questo. Unica nota negativa, per quest’anno, la delusione avuta quando ho appreso che la nuova amministrazione aveva deciso di interrompere la tradizione dell’allestimento nell’Anfiteatro, diventato ormai un simbolo del Natale leccese. Anche perché, grazie all’aiuto di un amico imprenditore, ogni anno sono riuscito ad assicurare la visibilità del presepe anche ai cittadini diversamente abili con l’installazione di una pedana panoramica”.

La nuova giunta comunale, è questo la decisione cui Guido si riferisce, ha deciso di far allestire il presepe sul grande prato di viale Marconi, ai piedi del castello di Carlo V, per renderlo più facilmente accessibile anche a cittadini e turisti con problemi di deambulazione.

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