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Apollo verso il taglio del nastro. Asfalto e polemiche in attesa del basolato

L'inaugurazione è stata fissata per il 5 dicembre. Carlo Salvemini si chiede cosa sarà dal giorno dopo, in mancanza di un piano di gestione e programmazione

LECCE - La colata d'asfalto che ha ricoperto nella giornata di ieri una parte di via Trinchese e lo spazio davanti al Teatro Apollo ha scatenato una vivace discussione, mista a indignazione, sui social network. 

Al momento, infatti, non ci sono risorse per il basolato e la soluzione "classica" (e temporanea, è stato assicurato) è funzionale al taglio del nastro del teatro, dopo anni di interventi di recupero, previsto per il 5 dicembre. Ma cosa accadrà dopo l'inagurazione? In che modo si svilupperà la programmazione culturale? Sono queste domande alle quali non c'è ancora riposta. 

L'assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti, ha più volte manifestato l'intenzione di inserire l'Apollo, che è di proprietà del Comune, in un circuito internazionale, anche attraverso la creazione di una fondazione che si occupi della gestione.  

Il consigliere di minoranza, Carlo Salvemini, sembra piuttosto scettico: "Ma sappiamo bene - ha scritto in un post - che in Italia la programmazione e realizzazione di opere pubbliche prescinde dalla predisposizione di piani di gestione. Speriamo di poter entrare e visitare e godere del nuovo Teatro Apollo anche il 6 dicembre, insomma. Altrimenti quella del 5 sarà un festa a metà".

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