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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Torre Chianca, ancora proteste: “Noi come il Terzo mondo. Comune e media indifferenti”

Il presidente dell'associazione "Marina di Torre Chianca", a pochi giorni dall'avvio ufficiale della stagione estiva, rilancia il grido d'allarme sulle condizioni di degrado: "C'è la città e ci sono le marine d'elite. Noi cittadini di serie C"

TORRE CHIANCA (Lecce) – E’ oramai un bollettino quotidiano quello che racconta il disagio di villeggianti e residenti nella marina di Torre Chianca. La pagina su Facebook dell’associazione Marina di Torre Chianca si arricchisce quasi ogni giorno di foto e segnalazioni su degrado: immagini di nuovi disagi si aggiungono a questioni già consolidate e in gran parte irrisolte. Il tutto nel contesto di lavori, in ritardo, per l’ampliamento della strada che da Lecce porta alla marina: sarebbero dovuti terminare a maggio ma i cantieri ad oggi sono aperti e questo fa temere un ulteriore isolamento di Torre Chianca e ridimensionamento delle sue attività balneari”.

Il presidente, Francesco Mazza, spara a zero su istituzioni e mezzi di comunicazione leccesi (piacerebbe capire se è un’accusa alla categoria in quanto tale o se ci sono dei destinatari precisi, ndr) accusati di essere indifferenti all’attività di denuncia costante di cui l’associazione si è fatta carico, insieme alla constatazione che il trattamento riservato dall’amministrazione comunale di Lecce ad altre marine limitrofe è certamente migliore.

“C’è la città, ci sono le marine d’élite. E noi siamo il terzo mondo – spiega Mazzo -. Se questo luogo fosse valorizzato, si potrebbe garantire una vita dignitosa ai residenti, una piacevole stagione estiva ai villeggianti, una ventata di ripresa ai commercianti. E invece ci sono altre priorità, mentre noi, cittadini di serie C, percorriamo vie senza manto stradale o abbandonate al più assoluto degrado senza un minimo di dignità civica e norme igieniche”.

strada_chianca-2“Al di là degli interessi che possono spingere le autorità competenti a investire in determinati territori, perché possono custodire potenzialità strategiche maggiori rispetto ad altri, quello che la comunità chiede . prosegue il presidente - attiene in primo luogo alle basilari nome del vivere civile e del decoro urbano. Fermo restando che in molti casi è anche accaduto, come si evince dai commenti di cui il social pullula, che persone giunte sul posto con l’intenzione di acquistare immobili o intraprendere attività commerciali abbiano poi drasticamente abbandonato i loro progetti per via del degrado riscontrato”.

Infine un’annotazione sulle barriere architettoniche: “Siamo molto contenti del fatto che anche per quest’anno il Comune di Lecce ci abbia autorizzati a posizionare la pedana per diversamente abili in corrispondenza della spiaggia, ma paradossalmente a metà giugno siamo ancora in attesa della ditta comunale preposta ad inserirla”.

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